Vescovi Cile: dolore delle vittime impone nuovo cammino per la Chiesa
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
Si intitola: “Verso un cammino di rinnovamento ecclesiale” la nota pubblicata sul sito web della Conferenza episcopale cilena e firmata dal presidente dei vescovi, mons. Santiago Silva Retamales. Un testo nel quale si riflette sugli abusi sessuali avvenuti nel passato e si cerca di pensare al futuro, auspicando una profonda riflessione sull’essere Chiesa nel Paese, sulla necessità di ricostruire nuove relazioni e un nuovo modo di vivere il messaggio del Vangelo.
La convocazione del Papa
“Non è affatto piacevole – scrivono i vescovi nella nota – ricevere un invito del Papa perché come Chiesa in Cile non stiamo facendo bene”. “Come Vicario di Cristo – evidenziano - ci aiuterà a discernere come accompagnare le vittime, come riparare al male causato e le misure da adottare per aiutare a ricostruire la comunione ecclesiale”. Necessario dunque un momento di ripensamento sull’identità di Chiesa, sul suo futuro e sull’urgenza di una nuova testimonianza credibile.
No a misure superficiali
I vescovi ricordano la gravità della “manipolazione delle coscienze” e dell’abuso dei bambini, sottolineano che “la soluzione non passa attraverso decisioni superficiali o solo con misure a breve termine”. Non nascondono però che la strada sarà lunga e che il cammino deve avere un’unica origine ovvero il rinnovamento interiore. I vescovi ricordano pure la necessità di una testimonianza credibile, non solo a livello di intenzioni ma soprattutto con le opere.
Mai più gli abusi
I problemi degli abusi – evidenziano i presuli – non riguardano solo ed esclusivamente la Chiesa del Cile. “La progressiva consapevolezza è che gli abusi di potere e gli abusi sessuali nella Chiesa non possono mai più accadere”, la presa di coscienza è un percorso che si sta “perseguendo con dolore”. Le vittime – affermano – ci stanno mostrando con la loro testimonianza la sofferenza profonda a causa di questi atti deplorevoli, difficili da curare.
Tutti siamo chiamati ad un rinnovamento
Citando un passaggio di “Ecclesiam suam” di Papa Paolo VI sul camminare insieme, i vescovi ricordano che il rinnovamento “è la sfida di tutto il Popolo di Dio”. “Il primo e urgente compito al quale l'episcopato cileno è chiamato – aggiungono - è quello di ascoltare umilmente la voce di Cristo che parla per il Papa, e quindi di condurre il dialogo nel Popolo di Dio e il dialogo a tutti i livelli, anche con quelli che non appartengono alla Chiesa”. Importante è essere Chiesa in uscita per “prendersi cura delle speranze e delle difficoltà di uomini e donne oggi”. “Mai come oggi – concludono - abbiamo bisogno di umiltà e rispetto per ricostruire le relazioni” e portare un nuovo modo di vivere che si fonda sulla certezza della nostra fede: Cristo risorto che “ci offre misericordia e vita nuova”.
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