La speranza dei vescovi cileni per la Lettera del Papa
I vescovi del Cile, radunati in Assemblea plenaria, hanno accolto con speranza la Lettera inviata da Papa Francesco, al termine dell’indagine degli inviati papali su casi di abusi sessuali da parte di membri del clero nel Paese latinoamericano. Nella missiva, resa nota ieri, il Papa ha riconosciuto di essere incorso in gravi errori di valutazione e chiesto perdono. Ha anche convocato i vescovi cileni a Roma per discutere sulle sue conclusioni. L’intervista di Griselda Mutual a mons. Fernando Ramos Pérez, segretario generale della Conferenza episcopale cilena:
R. - Abbiamo ricevuto la Lettera con grande speranza e con grande soddisfazione perché eravamo in attesa di una risposta del Santo Padre alla visita di mons. Charles Scicluna, che era stato inviato nel febbraio scorso per ascoltare diverse situazioni, persone che hanno subito questi fatti così ripudiabili di abusi sessuali. Per cui credo che noi vescovi cileni abbiamo ricevuto con grande speranza e soddisfazione questo invito del Santo Padre.
Quali sono le prospettive dopo questa Lettera?
R. - Innanzitutto il fatto di essere convocati per incontrare il Papa e fare un discernimento insieme ci dà un po’ quell’atteggiamento che il Papa desidera per fare questo, cioè incontrarsi tutti insieme, parlare su questa situazione e cercare soluzioni che siano chiare ed efficaci per il nostro Paese. Credo che il fatto di essere invitati ci dia una prospettiva più ampia e si debba lavorare insieme su come superare questa situazione.
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