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Il commento di don Fabio Rosini al Vangelo di Domenica 29 aprile

Don Fabio Rosini, direttore del Servizio per le Vocazioni della Diocesi di Roma, commenta il Vangelo della V Domenica di Pasqua
Commento audio al Vangelo di domenica 29 aprile - Don Fabio Rosini

Nel Vangelo di questa Domenica (Gv 15, 1-8) Gesù dice: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto». Noi abbiamo sempre l’idea di avere poco. La verità è che abbiamo sempre troppo. Noi crediamo che la vita sia installarsi: la vita è viaggiare, la vita è evolversi. E qualunque vero viaggiatore sa che più è grosso il bagaglio, peggio si viaggia. La nostra vita è una crescita nella semplicità: vuol dire essere liberi dalle cose che non portano da nessuna parte. Il Padre taglia queste cose che muoiono da sole. Ci sono rami morti. In tante cose che noi facciamo, vengono gli uomini e ci buttano via, non gli interessiamo più. Dobbiamo fare un esame di coscienza serio sul fatto che molta gente non è interessata a ciò che noi abbiamo da dire perché siamo rami secchi, non portiamo vita, perché siamo staccati dal Padre, siamo autoreferenziali, autocelebrativi. Dobbiamo sempre fare un profondo esame di coscienza su questo punto e accogliere certi “no” che la realtà ci dice come una parola in cui Dio ci sta dicendo: “Guarda che le mie cose hanno un’eternità dentro, passano per crisi pasquali e risorgono. Se questa cosa non risorge, forse ti sta facendo solo perdere tempo, forse semplicemente non è mia”. In genere una pianta si pota dopo la prima o la seconda gemma, esattamente subito dopo. Perché? Niente oltre il frutto, non una virgola oltre ciò che è fruttuoso. Stiamo parlando del fatto che nella nostra vita ci sono tante zavorre, tante cose che dobbiamo lasciare che Dio ci tolga… Il Padre fa questo molto spesso nella nostra vita. E tante volte, tanti tagli, tante perdite, tante cose che ci vengono tolte, anziché piagnucolare, lamentarsi, odiare, vanno accolti… Il Signore voleva fin qui, non oltre, non un millimetro oltre ciò che è unito a Lui. Tutto ciò che è fuori dall’unione con il Padre non porta da nessuna parte, è per il nulla. Questo testo ci insegna a liberarci o lasciarci liberare da tutto ciò che non ci porta al Cielo.

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27 aprile 2018, 14:45