"Secondo lo Spirito" il film sul card. Lercaro e la Chiesa dei poveri
"Tutta la cristianità deve testimoniare il Vangelo, così come Cristo lo ha predicato, nella sua integrità, purezza e genuinità. Allora guardate che non c'è schiavitù, razzismo o guerra”. Con queste parole del cardinale Giacomo Lercaro si apre il film ‘Secondo lo Spirito’ dedicato all’ex arcivescovo di Bologna, prodotto dalla LabFilm e curato dall’autore e regista Lorenzo K. Stanzani, in onda su Tv2000 domenica 22 aprile in prima serata.
Immagini e audio inediti
Una pellicola impreziosita da immagini e audio inediti che mostra la forza e la visionarietà di un uomo prossimo alla gente, desideroso di una chiesa in uscita e per i poveri. Fu uno dei quattro moderatori al Concilio Vaticano II, sostenne la necessità della povertà della Chiesa, guidò la riforma liturgica, promosse la collegialità fra Papa e vescovi, un mondo del lavoro solidale ed equo e un nuovo confidente rapporto fra Chiesa e mondo.
La vicinanza con Papa Francesco
Insieme al suo collaboratore Giuseppe Dossetti e al coinvolgimento di tutti i fedeli, lavorò per portare le ricchezze e sfide del Concilio a Bologna, ma poche settimane dopo l’omelia del 1° gennaio 1968, prima giornata mondiale della Pace nella quale Lercaro chiedeva agli Stati Uniti d’America di cessare i bombardamenti in Vietnam, ricevette da Roma l’invito a dimettersi. Lo sguardo del cardinale Lercaro sembra anticipare la testimonianza di Papa Francesco a partire dalla “Chiesa dei poveri”.
L'attenzione verso i poveri
“La pastorale del cardinale Lercaro, i suoi anni di episcopato a Bologna – ha sottolineato l'arcivescovo di Bologna, mons. Zuppi - sono stati straordinariamente ricchi della presenza nella città e dell'attenzione verso i poveri e alla edificazione della Chiesa. Il porporato ha costruito decine di chiese ed era un riferimento della riforma liturgica. Ancora oggi le celebrazioni, anche nei posti più sperdutidella diocesi della città hanno un'applicazione e una bellezza particolare che a mio parere derivano proprio dalla sensibilità del cardinale. Nelle immagini bellissime, commoventi e appassionanti del film emerge la sua immediatezza e la gioia dei suoi sentimenti verso la gente, verso i più piccoli. Emerge il suo essere padre a casa sua dove ha ospitato per tantissimi anni decine di ragazzi che ancora oggi sono chiamati 'i ragazzi di Lercaro', anche se ormai sono diventati tutti nonni".
La buona e cattiva televisione
“Si discute molto - ha affermato il direttore di Tv2000, Paolo Ruffini - su cosa distingua la buona dalla cattiva televisione. E non c’è una formula alchemica per la buona televisione. Ma uno dei compiti che certo ha la buona televisione è quello di riannodare i fili della nostra memoria, di strapparci dalla condanna di un presente smemorato per restituirci il senso del cammino difficile che facciamo nella storia. Ecco, io credo che questo film sul cardinale Lercaro adempia appieno a questo compito. Perché con un lavoro sapiente di ricerca di materiali spesso inediti ci offre una chiave di lettura sul secolo scorso che illumina anche il nostro presente”.
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