Liberato il saceredote rapito a Pasqua nel Nord Kivu
È stato liberato don Célestin Ngango, il parroco di Karambi rapito la domenica di Pasqua, nella provincia del Nord Kivu nell’est della Repubblica Democratica del Congo. I rapitori lo hanno abbandonato con gli occhi bendati lungo la strada dove è stato trovato intorno alle 3 del mattino del 5 aprile. Secondo quanto riferisce l'Agenzia Fides, il sacerdote non è stato maltrattato e le autorità locali collegano il suo rilascio alla forte pressione degli abitanti della zona.
L’appello dei vescovi
In un colloquio con l’Agenzia Fides, mons. Théophile Kaboy Ruboneka, vescovo di Goma aveva riferito che i rapitori si erano messi in contatto con la parrocchia di don Ngango, utilizzando il suo cellulare, chiedendo inizialmente un riscatto di 500.000 dollari poi ridotto a 50.000, ma non vi sono conferme di un avvenuto pagamento. Il 3 aprile in una dichiarazione la CENCO aveva condannato con forza il rapimento e aveva chiesto l'immediata liberazionedel sacerdote, affermando che : "i preti sono persone consacrate a Dio per servire il prossimo e impedire la loro opera significa privare molti nostri compatrioti di numerosi benefici”.
La piaga dei sequestri
Come mons. Ruboneka ha ricordato nel suo colloquio con Fides, nel Nord Kivu “i rapimenti sono quotidiani, è una tragedia continua causata da un commercio disumano”, che non risparmia neppure donne e bambini. Tra le persone che non sono ancora state restituite alle loro famiglie e alle loro comunità vi sono, sottolinea la CENCO, i padri assunzionisti Jean-Pierre Ndulani, Anselme Wasikundi ed Edmond Bamutute, rapiti nella loro parrocchia di Notre-Dame des Pauvres di Mbau, il 19 ottobre 2012, e i due sacerdoti don Pierre Akilimali e don Charles Kipasa prelevati da sconosciuti nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2017 dalla parrocchia di Notre-Dame des Anges di Bunyuka, nella diocesi Beni-Butembo. Il 22 gennaio di quest’anno era stato rapito e poi liberato dopo alcuni giorni don Robert Masinda, parroco di Bingo.
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