Capitolo dei Verbiti: essere ponte tra Dio e il mondo
Silvonei Protz – Città del Vaticano
151 partecipanti provenienti da 46 Paesi dei cinque continenti di cui, Superiori e delegati di 58 Province, Regioni e Missioni, che rappresentano più di 6.000 missionari Verbiti operanti in 84 Paesi in tutto il mondo, tra cui due rappresentanti delle sorelle Missionarie dello Spirito Santo e quattro laici, sono riuniti da ieri al Centro Ad Gentes di Nemi, fino al 14 luglio per il 18 ° Capitolo Generale. Tema di questo capitolo: “L’amore di Cristo ci spinge” (2Cor 5,14): Radicato nella Parola, Impegnato nella Sua Missione. Nel corso dei lavori, l’elezione del Superiore Generale e del suo consiglio.
Un Capitolo nello spirito del loro fondatore sant’Arnold Janssen
La Società del Verbo Divino (Svd) è una congregazione di sacerdoti e fratelli fondata da sant’Arnold Janssen nel 1875 a Steyl, in Olanda. Come spiega ai nostri microfoni il padre Arlindo Dias, questo 18° Capitolo vuole ispirarsi a quando diceva san Janssen: “Proclamare la gioia del Vangelo è il regalo più grande che possiamo dare al mondo”. “Come Verbiti – spiega il Consigliere della congregazione – vogliamo condividere questa gioia del Vangelo in agno angolo della Terra specialmente tra i più poveri, tra le culture, tra le religioni. Vogliamo essere un ponte tra noi e Dio”.
Le sfide che devono affrontare i missionari Verbiti
Nel corso dei lavori del Capitolo, verranno affrontate diverse sfide per la congregazione. Tra tutte quella della spiritualità. “Siamo chiamati ad essere appassionati della missione – afferma padre Dias - aperti ad andare in tutti i Paesi del mondo, in tutte le culture, lì dove ci sono difficoltà a causa della violenza e della povertà. Essere un ponte per costruire un mondo più giusto, più fraterno e più solidale”
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