Vescovi delle Chiese cattoliche orientali a Lungro. Papa: unità e comunione
Gabriella Ceraso- Città del Vaticano
(Ultimo aggiornamento 16.06)
Una "provvida iniziativa" per la quale il Papa esprime "vivo compiacimento". Così si legge nel Messaggio a firma del segretario di Stato cardinale Pietro Parolin inviato da Francesco a Lungro in Calabria, dove domenica 17 giugno si conclude il XXI incontro dei Vescovi Orientali Cattolici d’Europa sul tema “Il volto di una Chiesa orientale”. Approfondire "aspetti importanti dell'identità e della missione delle Chiese orientali cattoliche" è l'obiettivo che intravede il Papa in questo appuntamento, per il quale auspica la crescita del "vincolo di unità e comunione tra pastori" e quindi un "ulteriore e coraggioso impulso alla nuova evangelizzazione del continente europeo".
Il volto della Chiesa orientale
Un “evento di indubbia importanza” lo ha definito anche il vescovo della locale Eparchia mons Donato Oliverio nel suo intervento, per comprendere ”sempre meglio ciò che la Chiesa Universale attende dagli orientali in piena comunione con la sede Apostolica”. Dunque contributo specifico dell’Oriente cattolico, testimonianza e complementarietà rispetto alla tradizione occidentale, saranno al centro di queste giornate di ascolto, preghiera, interventi e condivisioni pastorali che termineranno domenica prossima.
Più speranza e fede nei vescovi cattolici europei
Ieri, durante il Solenne Vespero Pontificale in rito bizantino, nella cattedrale eparchiale di San Nicola di Mira, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, ha voluto ribadire ai vescovi cattolici il compito di “abbracciare il Continente europeo con un amore pieno di speranza e uno sguardo illuminato e integrale sull’uomo, la famiglia e la società”, in un momento storico tanto “decisivo”.
La Chiesa cattolica respiri a “due polmoni”
Il cardinale ha anche sottolineato quanto sia necessario che le “tradizioni orientali siano sempre più conosciute e amate dai fedeli e dal clero di tutto il mondo” affinché la Chiesa cattolica respiri “a due polmoni”. ”Il senso del sacro e del mistero che plasma l’anima orientale”, ha detto il presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa, “è per l’Occidente un dono che aiuta a guardare e a vivere la realtà in modo più ampio”.
Migrazioni, sfida per la Chiesa
Tra le sfide della Chiesa di oggi il cardinale Bagnasco ha evidenziato anche il tema delle migrazioni forzate che coinvolgono tanti fedeli, tema toccato anche dal cardinale Leonardo Sandri nel suo saluto. Il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha citato il martoriato Medio Oriente- per il quale a Bari il Papa pregherà il 7 luglio prossimo insieme ai patriarchi cattolici e Ortodossi- e l’Est Europa, in particolare l’ “amata Ucraina”. “Le sofferenze di tanti nostri fedeli oggi ci impongono di pensare, Chiesa latina e Chiese Orientali, i modi migliori e realistici per garantire una ospitalità solidale e concreta" ha detto il cardinale Sandri- "animando come sale della terra e lievito, le nostre società spesso secolarizzate ed individualiste a portare avanti quel dialogo che cerca di intuire strade possibili perché i fenomeni che costringono ad emigrare abbiano un rimedio ed una soluzione”.
La Chiesa, è stato l’auspicio finale del cardinale Sandri, continui a “coltivare la ricerca del sogno di Dio per l’umanità", continui ad offrire la “collaborazione al Signore perché venga il Suo Regno di giustizia e di pace per ogni popolo”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui