Gerusalemme: al museo di Terra Santa reperti del tempo di Gesù
Beatrice Guarrera - Gerusalemme
Ieri pomeriggio si è svolta la cerimonia di apertura alla presenza del Custode di Terra Santa, nella sede del convento della Flagellazione sulla via Dolorosa. “Questo museo è pensato non solo per i pellegrini, ma ugualmente per la popolazione israeliana e palestinese, come i credenti ebrei, cristiani e musulmani, a cui possiamo mostrare una storia comune. Attraverso questo museo noi miriamo a costruire un ponte di pace”. Così ha affermato il Custode di Terra Santa padre Francesco Patton.
Le nuove sale aperte al pubblico si snodano in un suggestivo percorso espositivo, che conduce da cisterne di periodo bizantino ad ambienti di case crociate, fino a una corte di età mamelucca. Padre Eugenio Alliata, direttore del Terra Sancta Museum, ha spiegato la particolarità delle collezioni esposte: “Oggi abbiamo aperto una nuova ala del Terra Sancta Museum. Abbiamo inaugurato già due anni fa un settore dedicato alla via Dolorosa e adesso apriamo un settore che è principalmente dedicato alla vita quotidiana ai tempi di Gesù, però anche un poco alla vita del potere, della famiglia del Re Erode, che ha dominato per quasi tutta l’epoca della storia di Gesù e degli Apostoli. Gli oggetti che abbiamo noi appartengono alla collezione dello Studium Bliblicum Franciscanum, l’università biblica a Gerusalemme della Custodia di Terra Santa. È una collezione che si è creata a poco a poco nel tempo, grazie all’interesse dei professori dello Studium Biblicum Franciscanum per la Bibbia, per conoscere il Vangelo e capirne il contenuto anche attraverso la materialità degli oggetti che vengono menzionati”.
Il futuro percorso di visita alle collezioni archeologiche del Terra Sancta Museum sarà composto anche da due nuove parti: una presenterà i luoghi biblici oggetto di scavi da parte dei frati francescani e una esporrà collezioni specialistiche tematiche.
L’apertura della sezione archeologica rientra nel progetto complessivo del Terra Sancta Museum, che coprirà 2.573 mq di superficie. Oltre alla sezione multimediale inaugurata nel 2016 e quella archeologica, prevede anche l’apertura di una sezione storica nel convento di San Salvatore a Gerusalemme, a cui sta lavorando un comitato scientifico d’eccezione.
Il museo si inserisce nella missione dei francescani della Custodia di Terra Santa, come ha affermato il direttore Fr. Eugenio Alliata: “I francescani sono in Terra Santa da molte centinaia di anni. Sono a servizio dei Luoghi Santi, ma i francescani si considerano custodi non solo delle pietre delle chiese e dei santuari, ma si considerano custodi anche dello spirito dei santuari, cercando di trasmetterne la memoria a quelli che li visitano oggi e conservarla anche per i visitatori del futuro”.
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