#Giovanni XXIII: l’eredità del Concilio racchiusa nell’Abbazia di Sant’Egidio
Nel 55.mo anniversario della morte di San Giovanni XXIII, al termine dell'Angelus Papa Francesco ha voluto inviare un saluto speciale ai fedeli riuniti a Sotto il Monte. E oggi parliamo in particolare dell'abbazia di Sant'Egidio, dove Papa Roncalli andava a piedi. Diceva che nel silenzio di questo luogo poteva sentire meglio il Signore. Nel 1964, padre David Maria Turoldo, celebre poeta e salmista, fonda il Centro Studi Ecumenici Giovanni XXIII dando il via ad un’esperienza in forte continuità con il Papa bergamasco. È quanto sottolinea l’ospite della puntata odierna: padre Espedito D’Agostini, priore della locale comunità dell’Ordine dei Servi di Maria.
Dialogo
La struttura del X secolo si trova in cima ad una collina completamente immersa nel verde. Si tratta di un’oasi di pace, di un porto franco per i cercatori di Dio, di un luogo frequentato a lungo da molti padri conciliari. E proprio il riferimento ai documenti conciliari è stato da sempre al centro della comunità che si è aggregata attorno a Turoldo. Padre Espedito precisa che le parole chiave sono accoglienza e dialogo con tutti, credenti e non.
Contemplazione
I pellegrini che arrivano sul posto hanno forti motivazioni religiose o di ricerca. Hanno vissuto le attese del Concilio e s’impegnano a custodirne l’eredità. Non chiedono miracoli, convinti che il grande miracolo sia stata la vita stessa di Giovanni XXIII con il Concilio. Un angolo di quiete che favorisce la contemplazione e l’approfondimento. Qui ha voluto farsi seppellire il cardinale Loris Capovilla, il segretario particolare di Papa Roncalli, deceduto nel 2016.
Calendario e celebrazioni della Peregrinatio
Stampa calendario, temi e celebrazioni
Celebrazione a Sotto il Monte con i Vescovi lombardi. LIVE ore 16.00
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui