Comunione matrimoni interconfessionali. Vescovi tedeschi: approfondire ancora
Debora Donnini-Città del Vaticano
Il Consiglio permanente della Conferenza episcopale tedesca ieri si è di nuovo occupato della discussione delle Linee guida pastorali “Camminare con Cristo – sulle orme dell’unità” sul tema dell’ammissione alla Comunione, nei matrimoni interconfessionali, cioè dove un coniuge è cattolico e l’altro protestante.
La nota
“Conformemente alla lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede” del 25 maggio scorso, la questione della partecipazione comune all’Eucaristia nei matrimoni interconfessionali “dovrà essere ulteriormente approfondita. A questo scopo offriamo al Santo Padre e alla Curia Romana la nostra collaborazione” e l’occasione per riprendere il tema sarà la prossima Assemblea plenaria di settembre 2018. E' questo il cuore della nota del Consiglio permanente. “E' per noi importante - sottolineano i presuli - il fatto che ci stiamo muovendo nella ricerca ecumenica di una migliore comprensione e di una unità dei cristiani ancora maggiore e che siamo impegnati a proseguire con coraggio”.
La nota fa, poi, sapere che il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il cardinale Reinhard Marx, ha informato il Consiglio permanente dei colloqui avuti a Roma e di aver potuto chiarire, in un incontro con Papa Francesco, tre punti: prima di tutto che la lettera della Congregazione per la Dottrina della Fede “fornisce indicazioni e un quadro di interpretazione”; poi che “il testo non è un documento della Conferenza Episcopale, dato che contiene anche una dimensione universale” e, infine, che “il testo come orientamento è nella responsabilità dei singoli vescovi”.
Sempre nella nota il Consiglio permanente della Conferenza episcopale tedesca sottolinea, poi, che “la comunione eucaristica e la comunione ecclesiale” sono inseparabilmente legate. “Ci stiamo impegnando – scrivono - per trovare un aiuto spirituale per l’esame di coscienza in singoli casi di accompagnamento spirituale di coniugi interconfessionali, che sentono un bisogno spirituale serio di ricevere l’Eucaristia”. Per i vescovi, quindi “si tratta di decidere se in un matrimonio interconfessionale il coniuge protestante possa accedere alla Comunione”.
La storia
Le Linee guida pastorali riguardo a questa tematica – lo ricordiamo – erano state approvate a maggioranza dei due terzi nella scorsa Assemblea di primavera e sono state pubblicate oggi. Sette presuli in sede plenaria non avevano però espresso parere favorevole e avevano inviato per iscritto le loro perplessità ad alcuni Dicasteri vaticani. Da qui era nato l’incontro del 3 maggio scorso fra alcuni vescovi tedeschi e rappresentanti della Santa Sede e, poi, la Lettera del 25 maggio dell’ormai prossimo cardinale, Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede. Un tema sul quale, poi, il Papa si è soffermato rispondendo ad una domanda di un giornalista nel viaggio di ritorno da Ginevra.
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