Card. Sako: la porpora simbolo del sangue di tanti martiri in Iraq
Sergio Centofanti - Città del Vaticano
“L'abito rosso e la berretta rossa del cardinale - afferma il patriarca - simboleggiano il martirio, soprattutto nel nostro Paese, che è stato ‘provato’ più di una volta. Sicuramente simboleggia il sangue di tanti martiri che è stato versato su questa terra da tutti i componenti della società irachena. Ma il rosso è anche un simbolo d'amore, che dovrebbe infiammare il cuore di chi lo indossa, perché offra la sua vita a chi ama senza condizioni. In questa occasione – prosegue il card. Sako - prometto a tutti gli iracheni, come ho fatto cinque anni fa, quando sono stato eletto patriarca, di essere onesto e sincero; fratello e servo di tutti; di fare del mio meglio, affidandomi alla benedizione di Dio e cooperando con tutta la gente buona, al fine di rafforzare l'unità e la collaborazione tra gli iracheni; di promuovere una coesistenza armoniosa; di incoraggiare la cultura del dialogo e della comprensione; di trovare un ambiente migliore basato sull'amore, la giustizia, l'uguaglianza, la libertà, la dignità e la pace”. Nella consapevolezza che non abbiamo futuro senza pace e senza convivenza.
Appello alla riconciliazione e alla pace
“Poiché religione e violenza sono incompatibili – osserva il porporato iracheno - vorrei invitare le autorità musulmane, cristiane e altre autorità religiose a essere simboli nazionali, contribuendo a raggiungere la riconciliazione, la pace e la stabilità sconfiggendo l'estremismo e la violenza. Allo stesso modo, esorto tutti i politici iracheni a riconciliarsi e a ‘voltare pagina’ per fermare questa ‘guerra in atto’ sulla nostra terra, che ha distrutto "l'essere umano" e le “pietre”. Dobbiamo preservare la nostra unità, poiché il Paese non può essere costruito dal settarismo e dall'interesse personale, ma piuttosto da una cittadinanza equa e completa”.
Invito a formare al più presto un governo forte
Il card. Sako invita tutti i partner ad accelerare il processo di formazione di un governo forte, basato sulla costituzione irachena. Un governo in grado di sviluppare una strategia generale per sradicare la corruzione e migliorare i servizi.”Continuiamo a pregare – conclude il patriarca - affinché i segni di speranza superino le nostre preoccupazioni e paure in una situazione così difficile e rimaniamo orgogliosi del nostro amato Paese”.
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