Vescovi del Perù: combattere la corruzione
Cecilia Seppia – Città del Vaticano
Festa nazionale in Perù, per celebrare il 197 ° anniversario dell’indipendenza. I vescovi inviano un messaggio in cui chiedono di continuare a lavorare all’unisono con speranza per costruire un Paese migliore che, scrivono, citando lo storico Jorge Basadre: “ non si smarrisca per opera o per inerzie dei peruviani”
Riforme strutturali
“Il delicato momento politico, sociale e morale che ora vivono le istituzioni democratiche del Paese, in particolare il sistema giudiziario, ci dimostrano - proseguono i presuli nel messaggio - che sono necessarie riforme strutturali a tutti i livelli, al fine di garantire le istituzioni e lo Stato di diritto nel nostro Paese: pilastri della democrazia e strada verso il progresso”.
Responsabilità verso i deboli
Dai presuli, forte, arriva anche il richiamo alla responsabilità soprattutto verso i poveri e gli indifesi che pagano il prezzo più alto. “Questa dura realtà – si legge nel testo - esige che tutti noi ci assumiamo la responsabilità di costruire una società con solidi principi di onestà e di trasparenza, cercando il bene comune per tutti; cioè, pensando sempre che dietro di noi ci sono gli indifesi, gli svantaggiati”.
Combattere la corruzione
E ancora tuonano contro la corruzione usando le stesse parole pronunciate dal Papa in occasione della sua visita in Perù, lo scorso gennaio: “Nessuno può essere ignaro di questo processo. La corruzione è evitabile e richiede l'impegno di tutti”. “Come pastori - prosegue il testo - dobbiamo amare e servire tutti gli esseri umani, siamo anche preoccupati per gli alti livelli di insicurezza, la violenza, il femminicidio, l’abbandono e il dolore dei nostri concittadini che soffrono il freddo e per chi lotta per una vita più dignitosa, quindi chiediamo solidarietà personale e sociale”.
Monito ai governi
In questo giorno di festa, il richiamo della Chiesa peruviana è soprattutto ai governanti e alle autorità del Paese perché prendano decisioni soprattutto pensando ai bambini e alle giovani generazioni, preoccupate di non avere un futuro. “Loro vogliono credere e fidarsi del Perù e dei suoi leader. Non perdiamo la speranza, come ci ha detto Papa Francesco: I peruviani, in questo momento storico, non hanno il diritto di farsi derubare della speranza”. Il messaggio chiude con un incoraggiamento a preservare e a prendersi cura della riserva morale del Perù!
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