Mons. Nosiglia: nessuno potrà mai svalutare il grande valore della Sindone
Amedeo Lomonaco, Luca Collodi – Città del Vaticano
“La Sindone ha un grande valore e suscita stupore e meraviglia sul piano spirituale e pastorale e nessuno potrà mai negarlo o svalutarlo al cuore e agli occhi dei fedeli". E’ quanto ha affermato ieri l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, ricordando il programma del pellegrinaggio dei giovani di Piemonte e Valle d’Aosta, incentrato sul tema “L’Amore lascia il segno”. Centro e culmine di questo atteso evento è la venerazione della Sindone nella notte tra venerdì 10 e sabato 11 agosto: “Non si tratta - ha detto il presule - di un’ostensione, ma della possibilità di raccogliersi in preghiera e contemplazione”. (Ascolta l'intervista con mons. Cesare Nosiglia)
Giovani in cammino in vista del Sinodo di ottobre
Al cammino, in programma dal 3 agosto, parteciperanno oltre 2000 giovani. Il pellegrinaggio si concluderà a Roma con la veglia e l’incontro dei giovani, il 12 agosto, con Papa Francesco in vista del Sinodo dei vescovi. A Radio Vaticana Italia mons. Cesare Nosiglia sottolinea che la Sindone ci ricorda l’amore di Gesù per l’umanità. La Sindone è una realtà visiva, un segno dell’amore di Gesù per noi. E’ anche un segno di speranza: "da questo amore - sottolinea il presule - è nata la vita. Come ha detto Papa Francesco, non siamo noi a guardare la Sindone ma è la Sindone che guarda noi".
La Sindone è lo specchio del Vangelo
Riferendosi poi ad un recente studio sul Sacro Lino, secondo cui sarebbero false almeno la metà delle macchie di sangue presenti sulla Sindone, mons. Nosiglia sottolinea che si tratta di una ricerca, come già accaduto nel corso dei secoli, priva di fondamento scientifico. Ogni studio anche se scettico, osserva il presule, aiuta comunque a riflettere. E ai fedeli, conclude l’arcivescovo di Torino, non interessa tanto pur essendo importante il dibattito scientifico. Ai fedeli interessa che guardando la Sindone si vede il Vangelo: la Sindone è lo specchio del Vangelo.
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