Il Papa dona 10 mila euro per i rifugiati yemeniti sull'isola di Jeju
Cecilia Seppia - Città del Vaticano
Il Nunzio apostolico in Corea del Sud, mons. Alfred Xuereb, ha consegnato il dono in denaro di Papa Francesco per i rifugiati yemeniti che da qualche settimana vivono sull’isola coreana di Jeju. Si tratta di 10.000 euro che il Pontefice ha voluto offrire a mons. Peter Kang U-il, vescovo dell’isola per i bisogni delle persone assistite nella sua diocesi. La notizia è stata rilanciata dall’agenzia di stampa Yonhap. L’arcivescovo Xuereb era in visita a Jeju, proprio per rinnovare la solidarietà del Papa a mons. Kang, che ha sostenuto in ogni momento i rifugiati yemeniti sollecitando i sudcoreani a dimostrare tolleranza e carità in perfetta armonia con gli insegnamenti e i documenti del Pontefice riguardo a migranti e rifugiati, nel solco dei 4 verbi da lui dettati per fronteggiare il fenomeno migratorio: accogliere, proteggere, promuovere ed integrare
Durante la sua prima visita sull’isola, nelle vesti di Nunzio apostolico in Corea del Sud, mons. Xuereb ha anche incontrato i 527 rifugiati yemeniti e ha celebrato una messa nella chiesa madre portando a ciascuno il saluto e la benedizione del Pontefice. Gli yemeniti in fuga dal loro Paese, ancora scosso da conflitti e tensioni, sono entrati in Corea del Sud utilizzando il programma che consente agli stranieri di restare sull’isola senza visti fino a tre mesi. Il loro arrivo improvviso ha sollevato però grosse preoccupazioni, soprattutto di tipo economico, tra gli abitanti che hanno avanzato polemiche e proteste.
Prima di lasciare l'isola, mons. Xuereb si è recato al Parco della Pace del 3 Aprile, per una preghiera privata. Questo parco è stato voluto per commemorare le vittime degli scontri tra governo e civili dal 1948 al 1954, come conseguenza della divisione ideologica che seguì la liberazione dal regime coloniale giapponese nel 1945.
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