Russia, incontro giovani cattolici. Padre Daniele: c'è sete di Dio
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
"Non temere Maria, perchè hai trovato grazia presso Dio": è questo passo tratto dal Vangelo di Luca che sta guidando i giovani cattoli russi nei quattro giorni che stanno dedicando alla preghiera, alla meditazione e all'approfondimento, in linea con il Messaggio che Papa Francesco ha scritto in vista della prossima XXXIII Giornata Mondiale della Gioventù di Panama del gennaio 2019.
Sete di Dio e di preghiera
"C'è sete di Dio e di preghiera tra questi giovani cattolici", racconta padre Daniele Sollazzo responsabile della Pastorale giovanile della Diocesi di Mosca in una delle pause del fitto programma dell' VIII Incontro Nazionale. Sono più di 200 tra i 16 e i 30 anni, sono arrivati a Baikalsk nella Siberia orientale da quattro diocesi della Federazione russa, dopo aver camminato anche per cinque, sei giorni. La "Russia non è un paese cattolico", afferma, quindi questi ragazzi "vanno contro corrente per testimoniare la loro fede" e hanno tanto bisogno di confrontarsi visto che in "un Paese così vasto hanno rare opportunità per incontrarsi, rinsaldare la fede e non sentirsi soli". (Ascolta l'intervista a padre Daniele Sollazzo sull' Incontro nazionale giovani cattolici).
L'amore per Maria e il Rosario
Il confronto tra i giovani di questo raduno nazionale è impostato sulla figura di Maria e sull'affidamento totale a Dio, sul suo esempio. "La Madonna è tanto amata e presente nella vita dei giovani cattolici russi", sottolinea padre Daniele, "a molti piace recitare il Rosario e sono stati formati a questo tipo di pratica". In questi giorni sono infatti previsti diversi momenti di preghiera comune e di gruppo, ma ci sarà anche occasione per confrontarsi su temi d'attualità. Per esempio in programma c'è una importante visita al monumento dedicato alla vittime della repressione che si trova a Irkutsk a circa 130 chilometri da Baikalsk, perchè, dice il sacerdote, "è indispensabile non dimenticare la storia ed è importante rimettere Cristo al primo posto per non ripetere gli errori commessi in passato".
Verso il Sinodo, giovani protagonisti
Riguardo le linee principali della Pastorale giovanile che la Chiesa cattolica porta avanti in Russia, padre Daniele ribadisce che "tanti anni di comunismo e di ateismo hanno lasciato tracce profonde nella società". E' evidente, spiega il sacerdote, la necessità di "ricostruire le basi della fede", ma anche di dare ai ragazzi "più spazio". Serve "confidare di più in loro" e dare loro ruoli più attivi: "in Russia", spiega, "c'è da lavorare molto in questo senso" perchè è ancora "tutto troppo nelle mani di suore e sacerdoti", va stimolata invece maggiormente "sia la partecipazione dei giovani che l'ascolto delle loro esigenze".
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