Perdonanza celestiniana: 724 anni fa il primo Giubileo
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Per la prima volta dopo il sisma del 2009, quest'anno la Perdonanza ritorna in tutta la sua dimensione storica e spirituale. Grazie al restauro terminato nel mese di dicembre 2017, sarà possibile, come da tradizione, varcare la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio per ricevere l'Induglenza plenaria così come voluto da Papa Celestino V.
Un evento straordinario che rappresenta "un momento di rinascita - spiega Massimo Alesii, portavoce del Comitato della Perdonanza - al quale si è voluto legare un grande tema: quello della famiglia. In sostanza - aggiunge - una comunità che rinasce nel nome della famiglia, rinasce anche in virtù della scelta degli aquilani di riconoscersi tutti, unitamente, all’interno del profondo significato di riconciliazione dettato dalla stessa Perdonanza" (Ascolta l'intervista integrale ).
La novità di quest'anno
In questo contesto di rinascita e tradizione, si è voluta anticipare di una settimana la 724.ma Perdonanza celestiniana per rievocare, con una fiaccolata, il percorso che il futuro Papa avrebbe compiuto a dorso di un asino dall'eremo di Sant'Onofrio, dove si era ritirato, fino a L'Aquila.
Un po' di storia
Il 29 agosto 1294 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio Pietro da Morrone fu eletto Papa con il nome di Celestino V. Alla cerimonia solenne parteciparono re Carlo II d’Angiò e suo figlio Carlo Martello, cardinali e nobili ma, soprattutto, un immenso popolo composto, secondo le fonti, da più di duecentomila persone alle quali il neo Pontefice fece un dono di portata straordinaria: l'Indulgenza plenaria.
Candidatura Unesco
La Perdonanza, insieme all'indulgenza della Porziuncola, è considerata un'anticipazione del Giubileo del 1300 indetto da Papa Bonifacio VIII. L'Unesco ha confermato, per il 2019, la candidatura della Indulgenza celestiniana a "patrimonio immaterile dell'umanità".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui