Benin, pellegrinaggio mariano: migliaia i fedeli in festa
Jean - Baptiste Sourou - Dassa
«Questo nostro pellegrinaggio con la Vergine Maria ci invita a contemplare colei che ci insegna come accogliere la vita; come accogliere Gesù, nostra vita, e come vivere come suoi veri seguaci»: così l’arcivescovo di Rimouski, mons. Dénis Grondin durante la solenne concelebrazione eucaristica, che ha presieduto al termine di quello che è uno dei momenti più importanti del cammino della Chiesa in Benin, il pellegrinaggio mariano a Dassa.
Gesù ci porta la pienezza di vita
Sul gran sagrato della chiesa del santuario, hanno concelebrato il nunzio apostolico in Benin e Togo, l’arcivescovo Brian Udaigwe, il vescovo di Gaspé, mons. Gaétan Proulx, tutta la conferenza episcopale del Benin e circa quattrocento sacerdoti. Di fronte alle autorità civili tra cui alcune alte cariche dello Stato e alle migliaia di fedeli venuti dal Benin, Togo, Niger, Burkina Faso, Nigeria, Costa d’Avorio, Guinea Equatoriale, Gabon, Francia, Italia e Canada, mons. Grondin ha ricordato che la pienezza di vita che Gesù ci ha portato «inizia qua e d’ora» ed egli vuole che ciascun battezzato «dia sapore alla vita nella famiglia, nella società, nelle proprie scelte». Allora « il regno di Dio diventa responsabilità e la Vergine Madre, dell’ascolto ci è di esempio», ha ancora sottolineato.
Le vocazioni in Benin
Il tema di quest’anno è tratto dal Magnificat: ”Tutte le generazioni mi diranno beata”. Si è evocata anche la figura del primo sacerdote ordinato in Benin: padre Thomas Mouléro. Era 90 anni fa. Da allora circa 1400 giovani beninesi hanno seguito il suo esempio. Morto nel 1975, fu un sacerdote umile, instancabile, dedito alla preghiera e alla cura delle anime. A fine celebrazione i due vescovi canadesi: l’arcivescovo Grondin e il vescovo Proulx hanno ringraziato la Chiesa in Benin per la bella e fruttuosa collaborazione pastorale. Dieci sacerdoti del Benin sono infatti in missione nelle loro diocesi.
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