Crollo ponte: diocesi di Genova invita la Chiesa a offrire le case per gli sfollati
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
L'arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, invita i parroci e i fedeli a mettere a disposizione eventuali immobili liberi per far fronte all'emergenza che si è venuta a creare a seguito del crollo del ponte Morandi e che ha costretto centinaia di persone a lasciare le proprie abitazioni. E’ quanto si legge in un comunicato, pubblicato dall’arcidiocesi di Genova, in cui si rende anche noto che l'iniziativa è a supporto “per le urgenti necessità”. Ed è “in coordinamento con le autorità civili, cui spetta la soluzione del grave problema”. “Si domanda pertanto – si legge nel documento - di segnalare l'eventuale disponibilità di alloggi, sia di proprietà della parrocchia che di proprietà di fedeli del territorio, che possano essere messi a disposizione per il periodo dell'emergenza, quantificato tra i due e i diciotto mesi”.
Iniziative da coordinare con l’arcidiocesi
Nel segno della comunione da testimoniare in questo frangente doloroso per Genova – si legge infine nel comunicato – "si evitino iniziative che non siano coordinate dall’arcidiocesi e si tenga conto che per la temporanea cessione di immobili delle parrocchie è necessaria l’autorizzazione dell’ordinario diocesano". Prosegue poi l'impegno della Caritas diocesana. Oggi - rende noto l'agenzia Sir - “si terrà l’incontro con i Centri vicariali di ascolto di Certosa, Cornigliano e Sampierdarena al fine di sostenere quanto già efficacemente messo in atto dalle parrocchie e dalle associazioni della zona, attive con prontezza fin dal primo momento, e di accompagnare persone e famiglie, con particolare riguardo alle situazioni più fragili”.
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