Spiritualità ortodossa e discernimento. Il Convegno a Bose
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Esplorato a partire dalla Chiesa antica soprattutto nella tradizione orientale del primo millennio, il discernimento è un "caposaldo della spiritualità cristiana non appannaggio però di una Chiesa o di un'altra". Riflette su questo concetto a Vatican News, Enzo Bianchi fondatore della Comunità monastica di Bose che dal 5 all'8 settembre prossimo ospiterà il XXVI convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, in collaborazione con le Chiese ortodosse.(Ascolta l'intervista a Enzo Bianchi sul convegno)
Vi parteciperanno cristiani appartenenti a chiese diverse, convenuti da oriente e da occidente, in ascolto della Parola di Dio e della grande tradizione dei padri, da Origene a Giovanni Damasceno. L'apertura è affidata proprio a Enzo Bianchi che parlerà di "Riconoscere i segni dei tempi. Il discernimento nei Vangeli".
Discernimento personale e ecclesiale
"Riconoscere la voce e la volontà di Dio", questo è il discernimento spiega Enzo Bianchi e di conseguenza "iniziare una resistenza contro le tentazioni del demonio che possono spingere al male". Il tema del discernimento tocca anzitutto la vita personale del cristiano, ma si estende - come spesso ha sottolineato Papa Francesco - alla dimensione ecclesiale e alle relazioni tra le chiese. Il convegno si propone allora di esplorare i modi e le forme del discernimento, momento essenziale nella formazione dell’essere umano, soprattutto nei momenti di crisi. Oggi, commenta Enzo Bianchi, "come dice Papa Francesco, forse è diventata più difficile la scelta, mancano i criteri, non c'è una pratica adeguata alla vita dei cristiani in questo mondo".
Convergenze tra ortodossi e cattolici
I lavori del convegno si sforzeranno allora di ascoltare e comprendere qualche grande testimone del discernimento, di scoprire le diverse scuole del discernimento spirituale, le profonde convergenze e le numerose sfaccettature che lo caratterizzano. "Abbiamo scelto questo tema tendendo conto di come la cristianità europea cattolica e ortodossa si sta muovendo oggi"- afferma Enzo Bianchi - "abbiamo voluto indagare nel camino della spiritualità ortodossa, di quella biblica e di quella monastica occidentale. Quindi il convegno sarà un confronto tra ortodossi e cattolici su un tema urgente per entrambi, dato che è difficile affrontare uin mondo che va scristianizzandosi e in cui dilaga la globalizzazione dell'indifferenza".
Kirill e Bartolomeo: serve pregare tanto
Un pensiero poi, il fondatore della Comunità di Bose, lo rivolge al prossimo importante incontro nel cammino non facile della Chiesa ortodossa, quello del 31 agosto ad Istanbul tra il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I e quello di Mosca Kirill. "Occorre pregare tanto perchè trovino vie di pace" dice Enzo Bianchi. "Tante sono le tensioni" specie per in merito alla Chiesa ucraina, am dicerto da entrambe le parti si vuole arrivare alla riconciliazione".
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