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Meeting di Rimini: dialogo con l'islam e futuro dell'Europa

In programma oggi un dibattito sul futuro dell'Europa, con il ministro degli Esteri Moavero Milanesi e il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani e un confronto sull'islam con Al Issa, segretario generale della Lega Musulmana Mondiale. Il bilancio dei lavori con la presidente del Meeting Emilia Guarnieri

Alessandro Guarasci - Rimini

Penultimo giorno del Meeting di Rimini, evento in cui si confrontano culture e tradizioni diverse. Tra gli eventi da segnalare oggi un dibattito sul futuro dell'Europa, con il ministro degli Esteri italiano Moavero Milanesi e il presidente dell'Europarlamento Antonio Tajani; poi un confronto dal titolo "costruttori di ponti", con Al Issa, segretario generale della Lega Musulmana Mondiale. Per un primo bilancio dell'edizione 2018 del meeting di Cl, l'intervista a Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia tra i popoli:

Ascolta l'intervista ad Emilia Guarnierii

R. – Qui abbiamo visto, e stiamo vedendo, persone con un senso della loro vita: persone che stanno facendo un cammino interessante nella loro vita e che così possono incidere sulla storia del mondo. Parlo di chi ha testimoniato, di chi ha affrontato le questioni del lavoro, della vita delle persone. Parlo anche di quello che abbiamo visto raccontato nelle mostre; dei nostri amici sudamericani che hanno fatto la mostra su Papa Bergoglio. Insomma, qui al Meeting si è visto, e si sta vedendo, che veramente, in questa situazione di crisi generale nella quale siamo, ciò che può costruire qualcosa è qualcuno che dà un senso alla sua vita, quindi che ha un cuore felice.

Dunque tanti esempi positivi nonostante, per esempio, l’Europa appaia divisa, pervasa dai nazional-populismi. Però vuol dire che questo continente comunque una sua anima positiva ce l’ha…

R. – Sì, direi che in questo continente ci sono dei fattori di positività. Sicuramente la storia da cui nasce il Meeting, le esperienze che qui incontriamo, sono il segno di questa positività: non di un mondo totalmente cambiato, ma di semi di cambiamento che possono produrre ulteriori percorsi di cambiamento. Un altro aspetto importante che vorrei sottolineare sono le storie di dialogo che all’interno del Meeting stiamo vedendo, la presenza di tanti amici musulmani. Oggi al Meeting ci sarà uno degli eventi che, credo, dal punto di vista del dialogo, sia tra i più interessanti non solo di questa, ma anche di diverse tra queste ultime edizioni: la presenza di Al-Issa, il Segretario generale della Lega musulmana mondiale, che significa la rappresentanza di più di cinquanta Paesi musulmani nel mondo. Lo abbiamo incontrato in questi ultimi mesi, ha accettato di venire e di partecipare al Meeting. Parteciperà all’incontro che porta il titolo: “Costruire ponti”, e ci pare che sia un fattore di dialogo e di confronto assolutamente importantissimo. Tra l’altro, è la prima volta che Al-Issa interviene pubblicamente in Italia, e lo fa proprio qui, nel contesto del Meeting.

Qui al Meeting di Rimini si rimane sempre in qualche modo colpiti dalla presenza di tanti ragazzi che fanno volontariato. Un modo per far crescere il Meeting e per dare anche un futuro al Meeting?

R. – Sì certamente. Il Meeting va avanti da ormai 39, 40 anni, perché, di anno in anno, riesce a portare la sua proposta a persone nuove, a nuovi giovani, perché altrimenti le cose non andrebbero avanti. Quest’anno ci sono tanti punti del Meeting: la mostra sul ’68, l’area del lavoro, tutta l’area della scienza, dove è evidente che c’è una presenza giovanile fortissima. Oltre che fra i tremila volontari che sono qui a lavorare.
 

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24 agosto 2018, 09:11