Assisi ospita la prima preghiera ecumenica per il Creato
Barbara Castelli – Città del Vaticano
Vogliamo riflettere “sulla necessità della nostra conversione ecologica” e dare un segnale comune, un “messaggio forte” per sollecitare tutti, in primo luogo i cristiani, nella tutela dell’ambiente, la nostra “casa comune”. Con queste parole Cecilia Dall’Oglio, direttrice dei programmi europei del Movimento cattolico mondiale per il clima, presenta la prima preghiera ecumenica per il Creato, tra il 31 agosto e il primo settembre ad Assisi. L’evento si incastona tra le iniziative del Tempo del Creato, tra il 1 settembre, Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, e il 4 ottobre, festa di san Francesco d’Assisi, fondatore dell’Ordine francescano e patrono d’Italia. Il tema 2018 è: “Camminare insieme”. La preghiera ecumenica costituirà anche l’avvio del pellegrinaggio “Il Sentiero di Francesco” da Assisi a Gubbio, attraverso cui lo “Spirito di Francesco” giungerà in pellegrinaggio fino in Polonia, a Katowice, sede della Conferenza internazionale sul clima COP 24 delle Nazioni Unite, appuntamento cruciale per la reale implementazione dell’Accordo di Parigi.
Uniti per difendere la creazione
Il Tempo del Creato è una celebrazione annuale di preghiera e azione per proteggere la “casa dell’umanità”, celebrato da migliaia di cristiani in tutto il mondo. Quest’anno, tra le tante iniziative, nelle Filippine il card. Luis Antonio Tagle celebrerà una Messa per la Creazione; in Svizzera, si terrà un servizio eucaristico anglicano presso un corso d’acqua inquinato; negli Stati Uniti, alcune religiose pregheranno nelle vicinanze di una zona radioattiva. “Noi crediamo che questa cura del Creato”, insiste Cecilia Dall’Oglio, “non debba essere posticipata in alcun modo, che sia un appello urgente all’azione perché vediamo ogni giorno sotto i nostri occhi gli effetti devastanti del degrado ambientale”. Il Movimento cattolico mondiale per il clima è una coalizione di oltre 650 organizzazioni cattoliche da tutto il mondo, impegnate a vivere la Lettera enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, promuovendo un impegno reale, che passa attraverso la trasformazione degli stili di vita e politiche coraggiose, capaci di invertire il processo di degrado in corso. Per sottolineare ulteriormente la chiamata all’unità tra le fedi cristiane alla luce dell’attuale crisi ecologica, il primo settembre ad Assisi sarà rilasciata una Dichiarazione ecumenica congiunta, con una speciale attenzione “ai più vulnerabili”. Vogliamo “metterci in movimento, rischiare qualcosa perché le nostre comunità vivano questa attenzione agli ultimi”, conclude Cecilia Dall’Oglio, “abbiano quello sguardo, quell’ascolto della Chiesa in uscita, per una testimonianza di prossimità nei luoghi dove operano”.
R. – Abbiamo pensato che quest’anno era importante non solo promuovere gli eventi in tutto il mondo, ma anche dare un forte segnale: riunirsi tutti insieme per pregare e per lanciare una dichiarazione congiunta in occasione proprio dell’apertura del “Tempo del Creato”. E questa è la novità. All’interno del “Tempo del Creato” sono moltissime le iniziative a livello mondiale. Cerchiamo, in qualche modo, di far scendere l’ecumenismo a un livello più popolare. In particolare, come Movimento cattolico mondiale per il clima, siamo impegnati per vivere la Laudato si’. Siamo nati nel 2015 proprio con l’intento di mettere in movimento le comunità cattoliche in tutto il mondo per vivere coerentemente la Laudato si’, sia a livello spirituale, sia a livello di stili di vita, sia a livello di scelte politiche.
Cosa sperate che possa generare questa iniziativa, in concreto?
R. – Noi vogliamo innanzitutto avere un momento di profonda comunione e preghiera insieme. Quest’anno abbiamo dato come titolo e tema principale del Tempo del Creato a livello mondiale “Camminare insieme” e abbiamo scelto di fare una preghiera che fosse un cammino in diverse tappe all’interno della città di Francesco. Questo è stato possibile soltanto grazie alla collaborazione dei partner locali. Partiremo il 31 di agosto con la prima tappa di questo cammino di preghiera per riflettere alla luce della spoliazione di Francesco sulla necessità della nostra conversione ecologica. Il primo obiettivo è un vero cammino per prendere coscienza delle nostre responsabilità, nei ruoli in cui siamo, quindi la comunione nella preghiera è il primo risultato che ci aspettiamo. Inoltre, vogliamo anche mandare il primo di settembre un messaggio forte davanti alla basilica di Francesco; questa sarà la dichiarazione congiunta che sarà resa pubblica proprio il primo settembre. E lo vogliamo fare anche coinvolgendo in un’azione simbolica – questo lo posso anticipare – i più vulnerabili, in particolare l’Istituto serafico di Assisi coinvolgerà tanti amici che segnano in modo simbolico le diverse vulnerabilità. Noi crediamo che questa cura del Creato non debba essere posticipata in alcun modo, che sia un appello urgente all’azione perché vediamo ogni giorno sotto i nostri occhi già gli effetti devastanti del degrado ambientale. Il tema, “Working together - camminare insieme”, questo è il titolo di questa preghiera verso la COP24. E questo è il percorso che vogliamo fare: metterci in movimento, rischiare qualcosa perché le nostre comunità vivano questa attenzione agli ultimi, abbiano quello sguardo, quell’ascolto della Chiesa in uscita per una testimonianza di prossimità nei luoghi dove operano.
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