“Tu sei bellezza”: al via a Bologna il Festival Francescano
Claudia Valenti – Città del Vaticano
Inizia oggi a Bologna il "Festival Francescano", dopo l'anteprima di mercoledì 26 settembre in piazza Verdi, con un incontro rivolto ai giovani che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del vescovo di Bologna, mons. Matteo Maria Zuppi, mentre giovedì pomeriggio si è tenuto un seminario di formazione professionale dedicato al racconto giornalistico della bellezza.
Un programma ricco di incontri
Tre giorni di eventi, seminari e conferenze aperti a tutti ma rivolti soprattutto a giovani e studenti. “Cerchiamo di portare in piazza San Francesco – dice a Vatican News fra Dino Dozzi, direttore del Festival Francescano - e tutto ciò che rappresenta: fraternità, minorità, dialogo, pace e rispetto per la creazione”. (Ascolta l'intervista al direttore del Festivla fra Dino Dozzi) Il programma prevede tantissime manifestazioni: venerdì, ad esempio, c'è un dibattito tra lo chef Massimo Bottura e fra Giampaolo Cavalli, presidente del Festival e direttore dell’Antoniano di Bologna, sul “recupero di cibo, spazi e persone”. Sabato è in calendario un seminario sulla bellezza, intesa come strumento d’integrazione, a cui parteciperà, tra gli altri, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi poi un incontro con lo storico dell’arte Flavio Caroli. Domenica la celebrazione eucaristica in piazza Maggiore. Nei tre giorni del Festival si terrà inoltre la tredicesima edizione della Città dello Zecchino d’Oro, manifestazione interamente dedicata ai bambini, al loro mondo e alle loro famiglie.
“Tu sei bellezza”: il significato dello slogan del Festival
Il tema scelto per questa edizione della manifestazione è la bellezza. “Noi vorremmo far passare il messaggio: tu sei unico e bello - spiega fra Dino Dozzi – unico fra i 7 miliardi e mezzo di individui che abitano il mondo. Questo contribuirà a gratificare le persone e a responsabilizzarle nel rendere migliore questa nostra casa comune”. Lo slogan: “Tu sei bellezza” proviene dalle “Lodi di Dio Altissimo”, una preghiera che san Francesco compose sul Monte della Verna nel 1224, quando ricevette le stimmate.
La dimensione relazionale della bellezza
Nelle varie occasioni promosse dal Festival Francescano, l'intento è di ragionare sui diversi modelli di bellezza per cercare di determinare in modo nuovo il gusto, recuperando la dimensione relazionale della bellezza, “quella che si crea nell’incontro con gli altri – prosegue fra Dino Dozzi - nel prendersi cura degli altri, nel rimettere in discussione il giudizio di bello o non bello, che si ha nei confronti dell’altro”.
Trovare la bellezza con il metodo dello stupore
Nell’affrontare la tematica del bello, il Festival Francescano lancia anche una proposta metodologica, definita come "il metodo dello stupore". Allontanandosi dai canoni prestabiliti, “è possibile - spiega fra Dino Dozzi - guardare la realtà sempre con un occhio nuovo”, quindi con stupore e meraviglia. “La bellezza – conclude – si trova nella quotidianità e nelle piccole cose”.
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