Vescovi peruviani contro corruzione: recuperare ideali cristiani
Emiliano Sinopoli - Città del Vaticano
Di fronte alla grave situazione di corruzione a vari livelli e di crisi morale che il Perù sta attraversando, i vescovi del Paese latino americano, al termine dell'assemblea plenaria della Conferenza episcopale, il 6 settembre scorso, hanno pubblicato un messaggio rivolto al popolo con l'invito a rinnovare la speranza, sottolineando anche alcuni aspetti critici che stanno investendo la società.
Corruzione politica e giudiziaria
I vescovi denunciano la sofferenza "di una corruzione politica, giudiziaria, economica e sociale" dovuta ad una "decomposizione etica" provocata "dall’abbandono di ideali cristiani, a causa della deformazione e dello spegnimento della coscienza". Invocano una "conversione" e un "sincero esame di coscienza" da parte di "tutti gli uomini di buona volontà", che permetta di agire in "diversi ambiti della condotta rispettando la verità e la trasparenza”. I vescovi chiedono in particolare sforzi "raddoppiati" per affrontare "con fermezza la corruzione che si verifica nell’amministrazione della giustizia”.
Servono buoni politici e valori cristiani
Nel messaggio, anche altri temi ecclesiali e sociali di attualità. In occasione delle prossime elezioni regionali e municipali del 7 ottobre i presuli non mancano di ricordare che “la Chiesa apprezza il sistema della democrazia, nella misura in cui assicura la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche” e garantisce alle persone governate la piena libertà, quindi auspicano la presenza di “buoni e veri politici” che prendano sul serio i “valori cristiani" e la partecipazione cristiana alla vita pubblica.
Migranti e abusi
Infine, i vescovi accennano all’arrivo dei migranti, soprattutto venezuelani, invitando a vedere nel fenomeno “un’opportunità”, prima che una minaccia, e "un’occasione di reciproca ricchezza tra figli del medesimo Padre". Un riferimento particolare va anche alla questione degli abusi nella Chiesa. A questo proposito i vescovi citano la recente Lettera di Papa Francesco al Popolo di Dio, della quale evidenziano la necessità di realizzare tutte le condizioni che diano sicurezza e “proteggano l’integrità dei bambini e degli adulti in stato di vulnerabilità”, la trasparenza e la ‘tolleranza zero’ nei confronti di “tutti coloro che compiono o coprono questi delitti”.
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