Camerun. Ucciso giovane seminarista nella regione anglofona
Il comunicato dell’arcidiocesi afferma che intorno alle 9,30 del mattino del 4 ottobre scorso, al termine della Messa, mentre Gérard Anjiangwe e i fedeli “si trovavano di fronte alla chiesa, è arrivato un camion militare proveniente da Ndop che si è fermato all’inizio della strada che porta alla chiesa. Alcuni soldati sono scesi dal mezzo ed hanno iniziato a sparare. Mentre i fedeli si sono rifugiati in sacrestia sbarrando la porta, il seminarista si è prostrato a terra recitando il rosario. “I militari hanno cercato invano di aprire la porta; si sono allora avvicinati a Gerard disteso sul pavimento e gli hanno ordinato di alzarsi, cosa che ha fatto con esitazione” riporta mons. Cornelius Fontem Esua. Dopo averlo interrogato, i soldati hanno ordinato al seminarista di inginocchiarsi di nuovo. "Poi gli hanno sparato tre volte al collo ed è morto all'istante” afferma l'arcivescovo. Nel suo comunicato mons.
Appello del vescovo ai cristiani
Mons. Cornelius Fontem Esua lancia un appello a tutti i cristiani in questo momento di dolore di pregare per l’anima di Gérard e anche per Stephen Akiata e Comfort Akiata, i suoi genitori, e la famiglia tutta dal momento che il seminarista era il loro unico figlio”. Il drammatico episodio si inquadra nelle tensioni che hanno preceduto ed accompagnato nelle regioni anglofone del Paese le elezioni presidenziali che si sono tenute domenica 7 ottobre. (L.M. - Fides)
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