L’appello di Paolo VI all’ONU contro la guerra
Paolo VI all’Onu. Una visita storica, la prima di un Papa al Palazzo di Vetro. “Mai più la guerra, mai più la guerra!”, afferma il Pontefice in francese all’Assemblea Generale. E aggiunge: “la pace, la pace deve guidare le sorti dei popoli e dell’intera umanità”. “Fu profetico il suo messaggio, ed è valido ancora oggi”, dice Staffan de Mistura. L’inviato speciale delle Nazioni Unite per la Siria ci accompagna nella puntata odierna del nostro WebDoc proprio per riflettere sul valore di quel viaggio.
La missione
Si avviava alla conclusione il Concilio Vaticano II quando Paolo VI compì la breve missione negli Stati Uniti in occasione del ventennale della fondazione delle Nazioni Unite. L’obiettivo a livello diplomatico? Secondo gli storici, il Pontefice volle appoggiare gli sforzi dell’Onu mentre all’epoca si stava discutendo su come trasformare quell’istituzione internazionale in uno strumento di pace. “Siamo nel 1965. Nel 1962 il mondo era stato sul limite di una guerra mondiale”, spiega de Mistura.
Il messaggio di pace
In quel momento la guerra imperava non solo in Vietnam, ma anche in Congo. E la Guerra Fredda teneva ancora diviso il mondo in due blocchi. “Qui – afferma de Mistura – abbiamo un uomo che parla ai due blocchi assieme”. L’intervento di Montini servì anche a ribadire la necessità di processi multilaterali - affidati a iniziative e strumenti di dialogo e confronto - nella soluzione di molti problemi. Paolo VI, il 4 ottobre 1965, in partenza da Roma, dichiarò: “il mondo esige pace, vera, stabile, duratura, dopo le sofferenze delle guerre, che hanno sconvolto il nostro secolo, dopo i lutti immani che hanno devastato l’umanità”.
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