Usa: vicinanza di cattolici e di altre chiese ai migranti
Sono circa 3000 i cattolici e gli appartenenti ad altre fedi che “hanno firmato un impegno di solidarietà per tutti coloro che chiedono asilo negli Stati Uniti e promettono di agire da buoni vicini per costruire una comunità dove tutti siano i benvenuti”. A riportare la notizia è l’Agenzia Sir in base a quanto divulgato dal Catholic News Service. L’azione di solidarietà - riferisce - è partita in contemporanea alla decisione di un giudice della Corte distrettuale di San Francisco di bloccare l’ordine esecutivo emesso dal presidente Trump, il 9 novembre scorso, che per 90 giorni avrebbe rallentato il processo di identificazione dei migranti, incoraggiando respingimenti e deportazioni. Tra i sottoscrittori dell’appello, la Franciscan Action Network, il Colomban Center for Advocacy and Outreach, Faith in Public Life e la Chiesa evangelica luterana in America.
Risposta a Trump
L’azione di solidarietà - prosegue il Sir - è partita in contemporanea alla decisione di un giudice della Corte distrettuale di San Francisco di bloccare l’ordine esecutivo emesso dal presidente Trump, il 9 novembre scorso, che per 90 giorni avrebbe rallentato il processo di identificazione dei migranti, incoraggiando respingimenti e deportazioni.
Cercare e rafforzare soluzioni
Il presidente del Comitato Migrazioni e vescovo di Austin (Texas ), mons. Joe Vasquez, definisce i provvedimenti dell'amministrazione statunitense estremamenti preoccupanti: di fatto si limiterà e si rallenterà l’accesso alla protezione di centinaia di bambini e di famiglie in fuga dalle violenze in Centro America. Mons. Vasquez ribadisce che il diritto d’asilo è codificato sia nelle nostre leggi che nei valori. Da qui l'esortazione al governo Trump a cercare altre soluzioni che rafforzino l’integrità del sistema di immigrazione esistente, garantendo nel contempo l’accesso alla protezione per i bambini e le famiglie vulnerabili. Il documento, riferisce infine il Sir, non cessa di sottolineare che “la Chiesa cattolica continuerà a servire, accompagnare e assistere tutti coloro che fuggono dalle persecuzioni, indipendentemente da dove cercano tale protezione e da dove provengono”.
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