Superiori maggiori: il rapporto tra vescovi diocesani e religiosi
Federico Piana – Città del Vaticano
La relazione tra vescovi e superiori maggiori come può evolvere e migliorare? L’interrogativo, apparentemente semplice ma dalle implicazioni articolate e complesse, è alla base delle riflessioni della 58.ma assemblea generale della Cism, la Conferenza italiana dei superiori maggiori, apertasi oggi ad Assisi e che si concluderà l’8 novembre.
Ai lavori presenti anche mons. Carballo e il card. Bassetti
La prolusione affidata a padre Luigi Gaetani, presidente del Cism, ha aperto i lavori che per quattro giorni vedranno alternarsi relatori del calibro di mons. Josè Carballo, segretario della Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica, e del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana.
Modificare il documento ‘Le mutue relazioni’ del 1978
Dice padre Luigi Gaetani, presidente della Conferenza italiana dei superiori maggiori: “L’intenzione dell’Assemblea è quella di approfondire questa tematica a partire dalla riflessione che Papa Francesco ha chiesto di fare sulla possibile modifica de ‘Le mutue relazioni’, un documento del 1978 che ha segnato proficuamente i rapporti all’interno della Chiesa tra vescovi e superiori maggiori ma che oggi ha la necessità di essere ripensato”. In che modo e con quale prospettiva cambiare, padre Gaetani lo anticipa quando afferma che ‘ l’angolazione dalla quale dobbiamo osservare le mutue relazioni per migliorarle non può più essere bi-direzionale ma multi-direzionale. Perché le relazioni non avvengono semplicemente tra parti che costituiscono la Chiesa ma devono svilupparsi a partire da tutto il popolo di Dio, che costituisce la Chiesa. Questa è la grande sfida che abbiamo davanti”.
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