Bolivia. Messaggio di Natale dei vescovi: “custodire la speranza
“La speranza non è una virtù per quando tutto sta andando bene e non ci sono difficoltà, ma si mostra nei momenti difficili. Quest’anno celebriamo il Natale tra segni che sconcertano e preoccupano e sembrano favorire il pessimismo e la tristezza. Ma chi spera nel Signore, non cade nel disfattismo e nella disperata lamentela”. Lo scrive, nel messaggio di Natale - ripreso dall'Agenzia Sir - la segreteria generale della Conferenza episcopale boliviana (Ceb), mentre nel Paese continuano scontri, manifestazioni e polemiche per la ricandidatura presidenziale di Evo Morales.
Bandire atteggiamenti come la violenza
“Incoraggiamo tutti a contemplare il bambino, Dio, fatto uomo per noi, per recuperare e custodire la speranza, la gioia e il desiderio di lottare per una Bolivia giusta e fraterna”. Secondo i vescovi boliviani, “custodire la speranza oggi prepara i nostri cuori a ricevere il Signore, è liberare noi stessi dall’odio e dal risentimento”. Custodire la speranza significa “ripristinare le relazioni familiari e continuare a scommettere sull’unità e sull’amore incondizionato, al di là delle difficoltà e delle offese”. Custodire speranza “nel nostro Paese è bandire atteggiamenti come la violenza, la corruzione, il razzismo, la discriminazione, l’imposizione e la mancanza di rispetto, tutti atteggiamenti che non contribuiscono alla creazione della Bolivia giusta, che desideriamo con tutte le nostre forze”.
Restare vigili perché nessuno ci rubi la speranza
L’invito della Ceb è “rimanere vigili di fronte agli eventi che viviamo, in modo che nulla e nessuno ci rubi la speranza e così continuiamo a coltivare la solidarietà con i più emarginati e vulnerabili della nostra società”. (Agenzia Sir)
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