Grosseto: nuova parrocchia dedicata a Madre Teresa di Calcutta
Al rito, durato circa tre ore e concelebrato da una trentina di sacerdoti (tra loro don Valerio Pennasso, direttore nazionale dell’ufficio beni culturali ecclesiastici e per l’edilizia di culto della Cei), hanno partecipato non meno di 700 persone. Presenti anche numerose autorità civili e militari. La celebrazione ha avuto luogo sul piazzale antistante la sala polivalente di via Germania, che in questi anni la comunità parrocchiale ha utilizzato anche per le funzioni liturgiche. Da lì si è snodata una breve processione intorno all’isolato, fino ad arrivare all’ingresso della nuova chiesa, dove ad attendere il vescovo, i concelebranti e il popolo, c’erano i bambini, che insieme ad una giovane che impersonava Madre Teresa hanno offerto un canto ed una coreografia tratta da musical “La matita di Dio”, dedicata alla vita della santa di Calcutta. Al termine hanno fatto volare palloncini bianchi ed azzurri come i colori dell’abito della patrona, a forma di un grande rosario.
La liturgia della dedicazione
Il rito della dedicazione è proseguito con la presentazione della nuova chiesa da parte dell’architetto progettista Stefania Ritti, dall’apertura, da parte del parroco don Marjan Gjini, del portale centrale dell’edificio e dall’ingresso solenne all’interno, dove l’assemblea è stata accolta dal canto eseguito dalla corale diocesana Gaudete e dal coro della parrocchia, che hanno animato l’intera celebrazione, diretti da Luca Bernazzani, responsabile diocesano musica sacra. Tanti e suggestivi i segni della ricca liturgia, a partire dall’unzione dell’altare, che successivamente alcuni fedeli hanno preparato con tovaglia, candelieri e fiori per il sacrificio eucaristico.
Seguire l’esempio di Madre Teresa che ha portato l’amore di Dio agli ultimi
“Dio – ha detto il vescovo in un passaggio dell’omelia – sta volentieri con il suo popolo, sta di nuovo volentieri con chi torna a Lui da qualsiasi lontananza. Sta volentieri con chi ha voglia di costruire e ricostruire; in ogni senso! Condividete – ha poi detto alla comunità della Cittadella – rendete gli altri partecipi di questa bellezza e portatene i frutti a tutti, specialmente a chi non ha nulla, a chi è poveri di cose e di motivi di gioia per vivere dignitosamente”. E a proposito della intitolazione della parrocchia a Madre Teresa di Calcutta, il vescovo ha richiamato l’urgenza di prendere esempio da lei, “che ha portato il Dio amore a tutti, ai più scartati, agli abbandonati, ai paria di ogni civiltà!” Al termine della celebrazione di dedicazione, a tutti presenti sono stati consegnati due doni: un numero speciale della “Rivista diocesana” interamente dedicato al nuovo complesso parrocchiale e un sacchetto bianco e blu con alcuni confetti, a sottolineare la nuzialità della Chiesa, mentre i bambini hanno offerto, all’esterno, un ultimo canto di saluto.
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