Vescovi francesi sui Gilet gialli: aprire canali di dialogo
“Da diverse settimane – scrive mons. Pontier in un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale francese – il nostro Paese è scosso da importanti manifestazioni di persone che esprimono la loro sofferenza e le loro paure. I profondi cambiamenti che segnano la nostra società, scelte politiche scarsamente comprese, accentuano il sentimento di esclusione. Questa crisi mostra chiaramente la mancanza di ascolto e dialogo nel nostro Paese, le rotture e le incomprensioni che molti dei nostri concittadini provano, la sfiducia crescente in ogni istituzione e la perdita di fiducia negli organismi intermedi”.
Condannate le forme di violenza
Il presidente dei vescovi condanna le forme di violenza usate per manifestare il proprio dissenso. “Non portano a nulla”, scrive: “E non possono in alcun modo essere un modo di esprimere il disagio. Le condanniamo senza riserve e invitiamo tutti ad assumersi le proprie responsabilità e ad accettare i canali di dialogo che sono possibili in modo che le scelte necessarie possano essere fatte nel rispetto di tutti. Ribadiamo che la solidarietà deve essere al centro delle relazioni umane, soprattutto nei confronti dei più fragili. Solo un dialogo coraggioso e costruttivo può contribuire alla ricerca del bene comune”.
Appello ai cattolici francesi a pregare per il proprio Paese
Mons. Pontier conclude lanciando un appello alle comunità cristiane del Paese. “Invito i cattolici a pregare per il nostro Paese in un momento in cui aspettiamo la venuta del Principe della pace e di essere ciascuno, laddove si trova, artigiano di questo dialogo rispettoso dell’altro”. (Agenzia Sir)
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