Iraq 2019. Card. Sako: convivenza e rispetto unica via per futuro
"Aprirsi gli uni gli altri" per conoscere le religioni reciproche dalle "fonti originali", per approfondire il "senso comune che condividiamo", liberi dall' "ignoranza" e dalla mentalità di "vecchia maniera". E' questo un passaggio del messaggio di auguri inviato al popolo iracheno per il 2019 dal patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, e diffuso tramite il sito del Patriarcato.
Nelle parole del cardinale l'urgenza di ricreare la "convivenza in pace" e il "rispetto reciproco", quale "unica via che conduce ad un futuro luminoso" per quella regione del mondo. Il porporato arriva a questo invito dopo aver ricordato le "radici etniche dei cristiani iracheni" e il loro "contributo" all'arrivo in Iraq dei musulmani della penisola araba, e dopo aver sottolineato quanto "nonostante le campagne organizzate per sradicare i cristiani iracheni e altre componenti religiose dalla loro terra" spingendoli ad emigrare, molti di quei "popoli indigeni hanno scelto di non abbandonare la loro identità irachena".
Da qui dunque l'appello urgente: no alle parole offensive che incitano all'odio, no al fanatismo che provoca violenza, sì alla "convivenza" e al "rispetto reciproco" perchè il futuro dell'Iraq possa essere luminoso fatto cioè di "pace", "sicurezza", "stabilità", "prosperità". Poichè - scrive infine il patriarca- siamo convinti che ogni nuovo anno porti con se un carico di speranza - che ha il potere di fermare il male e la sua crudeltà - siamo chiamati a scoprirla, viverla e offrirla agli altri".
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