Il rabbino Kraselnik accoglie i giovani della Gmg di Panama
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Anche la Giornata Mondiale della Gioventù ha il suo lato interreligioso. Aspetto che si è profilato con la disponibilità del rabbino Gustavo Kraselnik, della Congregazione ebraica Kol Shearith, ad accogliere 50 giovani che parteciperanno alla GMG di Panama dal 22 al 27 gennaio. In un'intervista al sito cattolico statunitense Crux, Kraselnik, ha dichiarato che la sinagoga ha una lunga storia di collaborazione con la popolazione cattolica della città e che la sua priorità principale è quella di offrire ospitalità, pur nella speranza di una conoscenza reciproca tra la comunità ebraica e i giovani ospiti. Sulla pagina del sito della Congregazione, il rabbino così scriveva il 4 gennaio scorso:
"Anche se si tratta principalmente di una celebrazione del gregge cattolico, poiché il nostro è un Paese la cui maggioranza professa questa fede, l'entusiasmo che si percepisce in vasti settori della società è comprensibile. Inoltre, la presenza del Papa - con quello che rappresenta come leader della Chiesa e il suo riconoscimento come uno dei principali attori della scena mondiale - dà una nota alla GMG che in qualche modo ci attraversa tutti. Al KSI abbiamo deciso di aprire la congregazione per accogliere 50 pellegrini. È uno dei modi che troviamo per contribuire con il nostro piccolo granello di sabbia al successo dell'evento e testimoniare gli ottimi rapporti che abbiamo con la Chiesa e le sue autorità in generale e in particolare con i nostri amici della parrocchia di San Luca, qui sulla costa orientale. Abbiamo assistito allo sforzo e all'affetto che loro e tante persone in tutto il paese hanno messo in questo lungo cammino di preparazione e sono molto orgoglioso che come congregazione accogliamo questi giovani. Sembra interessante: giovani cattolici alloggiati in una sinagoga. Senza dubbio sarà una bella storia da raccontare. Shabbat Shalom"
Kraselnik, che ha già incontrato Papa Francesco a Roma in due diverse occasioni, ha inoltre sottolineato che il Pontefice "è in grado di approfondire la questione" delle relazioni ebraico-cristiane "attraverso gesti semplici, ma profondi". L'Arcidiocesi di Panama ha ringraziato il rabbino Kraselnik e la comunità KSI con un tweet sull’account ufficiale.
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