Malawi: vescovi condannano ondata di violenza politica
"L'attuale ondata di violenza politica – si legge della nota dei vescovi - sta determinando una situazione preoccupante che potrebbe rendere caotica la gestione del voto del 2019 e precipitare il Malawi in gravi disordini civili”. “La violenza politica non ha posto in nessuna società democratica e coloro che la orchestrano e la perpetrano spudoratamente devono essere condannati nei termini più forti possibili e rispondere di fronte alla legge, chiunque essi siano”.
Condanna delle aggressioni contro membri dell’opposizione
La Commissione “Giustizia e Pace” condanna “l’incendio e la distruzione di materiali, il pestaggio e l'intimidazione dei membri dei partiti politici dell'opposizione, la diffusione di discorsi incitanti all'odio e alla discriminazione, le molestie nei confronti di giornalisti e l’impedimento agli oppositori politici di partecipare a funzioni o eventi dello Stato. Tutte azioni che sono contrarie alle aspirazioni dei cittadini del Malawi quando votarono a favore della democrazia multipartitica nel referendum del 1993”.
“Giustizia e Pace in particolare condanna con la massima fermezza l’aggressione, il 16 gennaio, di Bon Kalindo, deputato del partito d’opposizione United Transformation Movement (Utm) da parte di presunti appartenenti al Democratic Progressive Party (Dpp), il partito di governo.
Invito a non usare discorsi incitanti all'odio
“Giustizia e Pace” ha quindi chiesto al Capo dello Stato, Peter Mutharika, che è anche il Presidente del Dpp, di condannare fermamente e apertamente la violenza politica e ha invitato tutti i leader dei partiti politici a far sì che propri simpatizzati evitino di usare un linguaggio infiammatorio e di incitamento all'odio per prevenire la violenza politica. Le elezioni presidenziali e parlamentari si terranno il 21 maggio. (L.M. - Agenzia Fides)
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