Pakistan: nella Chiesa di Lahore il 2019 è l'Anno del Dialogo
"Le persone oggi usano i moderni mezzi della tecnologia ma paradossalmente hanno meno tempo per comunicare tra loro. E' essenziale motivare e accompagnare le persone al dialogo. Il dialogo è uno strumento che promuove la vita e la pace". Con queste parole, pronunciate in un colloquio con l'agenzia Fides, l'arcivescovo Sebastian Francis Shaw, alla guida della comunità di Lahore, annuncia che nella sua arcidiocesi il 2019 sarà l'Anno del Dialogo". L'arcivescovo lo ha solennemente proclamato in un incontro con il clero diocesano e con i religiosi, durante una Santa Messa celebrata nel "Renewal Center" di Lahore, struttura a servizio della pastorale.
Il dialogo a tutti i livelli porterà una speranza nuova
Mons, Shaw spiega a Fides: "Il dialogo tra individui, tra i coniugi, tra famiglie, comunità e tra persone di varie religioni, porterà una nuova speranza, aiuterà a rimuovere incomprensioni e approfondirà e rafforzerà le relazioni". "Quando leggiamo la Sacra Bibbia - prosegue illustrando le motivazioni della scelta - conosciamo il dialogo tra Dio e l'uomo. Il dialogo inizia, nel libro della Genesi, quando l'uomo si allontana da Dio, a causa del peccato, e si nasconde. Ma Dio chiama Adamo e inizia un dialogo con lui. Attraverso il dialogo, Dio vuole ricostruire la relazione con l'umanità". Il versetto biblico "Dio disse: Adamo dove sei?" (Gen 3,9) costituisce il tema e il riferimento biblico principale per comprendere la missione a largo raggio che la comunità cattolica vivrà durante tutto l'Anno del dialogo.
Dio avvia un dialogo con l'umanità
L'arcivescovo osserva : "Attraverso il dialogo, Dio ha chiamato Abramo, all'età di 75 anni, a lasciare il culto degli idoli, i suoi averi, la famiglia, la comunità e la città. Dio dialoga con Mosè e dà a Mosè la forza di instaurare un dialogo con il Faraone, per donare agli israeliti la libertà dalla schiavitù. Nei Vangeli, un passaggio di dialogo fondamentale è quello tra l'Angelo Gabriele e Maria: attraverso il dialogo Maria scopre il piano di Dio, lo comprende e dice: Sono la serva del Signore, sia fatta la volontà di Dio". Mons. Shaw nota: "Dio avvia un dialogo con l'umanità e noi, sue creature, dobbiamo promuovere il dialogo a tutti i livelli e in tutti i contesti: il dialogo tra marito e moglie, dialogo tra genitori e figli per rafforzare i legami dell'amore in famiglia; il dialogo tra sacerdoti e gruppi parrocchiali e consigli pastorali; un dialogo con persone di altre fedi e religioni".
Un dialogo a livello interreligioso e con le istituzioni civili
Durante l'Anno del dialogo, il focus sarà anche sul dialogo interreligioso, in particolare sul dialogo cristiano-islamico. "Formeremo sacerdoti, laici, giovani e insegnanti ad apprezzare e promuovere il dialogo, a comprendere l'urgenza del dialogo per costruire pace e armonia tra le fedi", rileva l'arcivescovo. Un altro livello sarà quello che riguarda le istituzioni civili: "Urge promuovere il dialogo tra la leadership politica e religiosa per il miglioramento della vita della popolazione, per rafforzare la pace nella società e nella città", argomenta.
I cristiani sono chiamati ad essere parte attiva del dialogo
Padre Francis Gulzar, vicario generale dell'arcidiocesi di Lahore, parlando a Fides, aggiunge: "In un momento in cui vediamo la gente perdere la pace e l'armonia, il dialogo è utile e urgente per migliorare le relazioni umane. Noi cristiani siamo chiamati a essere parte attiva nel dialogo, per promuovere pace e armonia in Pakistan. Dobbiamo considerare questo impegno come parte integrante della nostra missione, per vivere in unità e pace nella nostra vita e nella vita dell'intera nazione". (A.G. - Agenzia Fides)
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