Pakistan. Cristiani: assoluzione Asia Bibi pietra miliare nella storia del Paese
Il verdetto dell’ottobre scorso è stato confermato martedì scorso dai giudici della Corte suprema che hanno respinto l'istanza di revisione del verdetto, presentata dall' accusa. "I cittadini cristiani, amanti della pace, hanno subito elevato preghiere del ringraziamento a Dio per la conclusione di questa dolorosa vicenda" dice all’agenzia Fides padre Bonnie Mendes, anziano sacerdote e esperto di diritti umani in Pakistan. Fr. Qaisar Feroz, segretario esecutivo della Commissione episcopale delle comunicazioni sociali parlando a Fides dichiara: "La decisione della Corte Suprema sull' assoluzione di Asia Bibi è una pietra miliare nella storia del Pakistan per sradicare il fondamentalismo religioso". E aggiunge: "Non c' è solo da rallegrarsi per la libertà di una donna innocente, ma c' è da apprezzare gli sforzi degli avvocati e il coraggio della Corte Suprema".
L’assoluzione un raggio di speranza per le minoranze
"Siamo felici perché il sistema giudiziario ha gestito questa questione in modo molto sensato, secondo lo stato di diritto", nota a Fides Sabir Michael, attivista cristiano per i diritti umani. "Questa decisione - prosegue - è un raggio di speranza per le minoranze che vivono in Pakistan, ma c' è ancora molto lavoro da fare per la promozione e la protezione dei diritti delle minoranze. Speriamo che questa decisione sia di esempio per altri casi tuttora pendenti".
Asia Bibi può lasciare il Paese
Il portavoce del Ministero degli Esteri Mohammad Faisal ha confermato che "dopo la decisione della Corte Suprema del Pakistan, Asia Bibi è ora una cittadina libera, può muoversi e vivere una vita libera". Dopo il suo rilascio dal carcere di Multan il 7 novembre 2018, Asia Bibi è stata trasferita in un luogo protetto a Islamabad e ora potrebbe lasciare il Paese. (Agenzia Fides)
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