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Elezioni in Sudafrica. Vescovi: voto sia pacifico e libero

Il prossimo 8 maggio, il Sudafrica va alle urne per le elezioni generali. In vista della tornata elettorale, la Conferenza episcopale locale (Sacbc) ha diffuso una Lettera pastorale “ai cattolici e a tutti gli uomini di buona volontà”

Isabella Piro – Città del Vaticano

Un appello ad elezioni “pacifiche, libere e trasparenti” ed un appello “alla preghiera”: si snoda lungo questi due assi la Lettera pastorale dei vescovi sudafricani, diffusa in vista delle elezioni generali in programma l’8 maggio prossimo. I presuli hanno redatto il documento a Mariannhill, nel corso della loro Assemblea Plenaria.

Scegliere leader che promuovano il bene comune

In primo luogo, i vescovi definiscono “tassativo” l’esercitare il diritto di voto in modo “saggio e coraggioso, senza essere distratti da false promesse”, guardando ai leader in grado di “promuovere il bene comune e di vivere la Costituzione alla luce del Vangelo”. Di qui, l’esortazione agli elettori a porsi alcune domande prima di entrare nell’urna, come ad esempio: chi, tra i candidati, potrà sradicare efficacemente la corruzione, affrontare i temi della disoccupazione e della povertà e ridurre drasticamente il livello di violenza perpetrata sulla popolazione, in particolare donne e bambini. In sostanza, evidenziano i vescovi, si tratta di scegliere leader che siano in grado di “proteggere la democrazia” e di far sentire i cittadini “orgogliosi di essere sudafricani”.

No a violenze e intimidazioni

Essenziale, poi – prosegue il documento – la creazione di “un ambiente tollerante, che permetta ad ogni sudafricano di sostenere e votare il partito scelto, senza timori di violenze e ritorsioni”. Per questo, richiamando la responsabilità dello Stato di “garantire la sicurezza di tutti”, i presuli esortano i partiti politici ad evitare le intimidazioni, prendendo misure decisive contro chi le perpetrasse, così come a “rispettare i risultati elettorali”, assicurando anche il rispetto della legge.

Il ruolo dei mass-media

Ugualmente, anche i mass-media vengono esortati dalla Chiesa sudafricana a “rifuggire il sensazionalismo” ed a “riportare gli avvenimenti in modo appropriato e responsabile, per il bene di tutti”. In quest’ottica, rientra infine l’appello alla preghiera lanciato dai presuli, i quali suggeriscono un’orazione in cui si implora dal Padre il rispetto del diritto, l’umiltà del servizio, la speranza peri poveri, l’unità della popolazione, la pace e la sicurezza per i bambini.

 

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12 febbraio 2019, 13:05