Vescovi Regioni arabe: nodi pastorali per giovani, matrimonio e famiglia
Quest’anno l’organismo composto dai vescovi cattolici delle regioni arabe si è riunito presso il Seminario inter-diocesano copto cattolico di Maadi, per discutere sui temi più attuali ed urgenti che coinvolgono la Chiesa universale e, nel dettaglio, quella del Medio Oriente. L’edizione del 2019 ha avuto luogo al Cairo su invito del vicario apostolico di Alessandria d’Egitto, mons. Adel Zaki, presso il Seminario inter-diocesano copto cattolico di Maadi, dal 18 al 21 febbraio. Come riferisce il sito del Patriarcato latino di Geerusalemme, le giornate sono state scandite da momenti di preghiera liturgica e dalla celebrazione Eucaristica, sia in seminario sia presso la Basilica di Notre-Dame di Heliopolis.
Una panoramica sulle realtà ecclesiali locali
Questo incontro annuale - diretto dal presidente mons. Pizzaballa con l’aiuto del segretario generale padre Pietro Felet - ha rappresentato l’occasione per i vescovi delle regioni arabe di fare il punto sulla situazione delle loro chiese locali, nonché di confrontarsi sulle tematiche pastorali comuni. Dopo una panoramica sulle realtà ecclesiali locali, c’è stato un proficuo giro di esperienze nel quale si è espressa la soddisfazione per le nuove ordinazioni sacerdotali e diaconali e la preoccupazione per l’accoglienza dei più deboli: dai bambini abbandonati o orfani fino ai migranti, per i quali alcune comunità ecclesiali hanno manifestato la propria vicinanza concreta.
Codice di condotta e linee guida nei casi di abusi
Il tema dell’infanzia e della protezione dei minori sono stati peraltro ulteriormente approfonditi alla luce dell’ incontro in Vaticano proprio in merito alla condotta da adottare nei casi di abuso su minori. A questo proposito, la Cerla si era già mossa in precedenza per l’approvazione delle Linee guida vincolanti per tutti. Nel corso dei lavori, il vicepresidente dell’assemblea ha dapprima ascoltato il parere dei vescovi in materia, per poi invitarli a redigere nell’ambito delle proprie parrocchie, un Codice di condotta da rendere pubblico e consultabile da qualsivoglia istituzione.
Disaffezione dei giovani alla chiesa e calo delle vocazioni
I lavori sono proseguiti individuando i problemi comuni a tutte le diocesi rappresentate e cercando una soluzione il più possibile condivisa. Tra le questioni più critiche sono emerse quelle relative alla mancanza di attrattiva da parte dei giovani nei confronti della Chiesa e al calo delle vocazioni. Chiavi di lettura per analizzare questo tema sono state l’appena terminata Giornata Mondiale della Gioventù di Panama e la sintesi del recente Sinodo dei vescovi sui giovani, fede e discernimento vocazionale, svoltosi a Roma lo scorso ottobre. Al riguardo, si è ritenuto necessario investire tempo ed energie nella formazione dei formatori, figure chiave nel coinvolgimento dei ragazzi. E’ indispensabile dunque individuare e preparare leader carismatici in grado di animare ed entusiasmare i giovani. Si sono avvertiti inoltre la necessità e il desiderio di organizzare un raduno mediorientale di animatori di pastorale giovanile in vista della prossima Gmg del 2020.
Preparazione al matrimonio e accompagnamento dei giovani sposi
Dalla gioventù si è passati alla famiglia, altro tema particolarmente sensibile visto l’aumento di nuclei familiari divisi e feriti da diverse forme di disagio che inevitabilmente condizionano anche la prole. Per venire incontro al malessere umano, sociale, psicologico e morale che colpisce le famiglie cristiane di oggi, i vescovi hanno insistito sulla necessità di prevenire la creazione di nuove unioni non consapevoli. E’ fondamentale infatti che le coppie intenzionate a metter su famiglia vengano istruite e guidate dalla Chiesa che non può certamente esimersi da tale responsabilità così grande e importante. La preparazione al matrimonio e l’accompagnamento dei giovani sposi per i primi anni di matrimonio sono state le soluzioni che la Celra ha individuato come le migliori e le più puntuali per sostenere gli sposi e le famiglie.
Più incisività nell’Annuncio davanti ad una spiritualità “fai da te”
Confrontandosi i vescovi hanno preso coscienza della criticità rappresentata dall’annacquamento della fede da parte delle persone e in particolare di quell’attitudine della gente di costruirsi una immagine di Dio fatta su misura delle proprie esigenze, prescindendo dall’insegnamento della Chiesa, molto spesso percepita come “società distributrice di servizi” e non come madre. Questo atteggiamento è pericoloso nella misura in cui si isola Cristo dalla sua Chiesa e conduce i fedeli a strutturarsi una spiritualità “fai da te”.
In risposta a questa deriva inquietante, i vescovi hanno concordato nel rivolgersi ai propri sacerdoti perché preparino al meglio e rivedano omelie e catechesi, in modo da cambiare il il timbro imperativo del loro contenuto ed insistere invece sul mistero di Cristo e sulla potenza trasformante della Grazia.
Gli aspetti ecumenici della riunione
Nell’incontro tra i vescovi non è mancata anche una vena ecumenica per cui si è sottolineata l’opportunità di incoraggiare la redazione di un’unica traduzione della Bibbia per uso liturgico, comune a tutte le Chiese. L’assemblea a questo proposito ha dato mandato alla Commissione per la liturgia di inviare questa istanza agli organi competenti della Santa Sede per l’approvazione del Messale, della Liturgia delle Ore e della traduzione rivista della formula di ordinazione diaconale, presbiterale ed episcopale. Sempre in tema di ecumenismo, particolarmente commovente è stato l’incontro, ricco di comunione e fraternità, con Tawadros II, patriarca della Chiesa Copta ortodossa e con il patriarca Ibrahim Ishac Sidrac della Chiesa copta cattolica.
Grande interesse per dichiarazione sulla Fratellanza umana di Abu Dhabi
Infine, non è potuta mancare una nota di soddisfazione per la storica visita di Papa Francesco ad Abu Dhabi. I vescovi in particolare si sono soffermati a lungo e con grande interesse sul Documento relativo alla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, ed hanno avvertito l’esigenza di diffonderne il contenuto al fine di migliorare l’educazione dei fedeli, del clero e dei laici. (Filippo De Grazia)
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