Argentina. Giornata Memoria dittatura: Chiesa diritti umani
L'organismo ecclesiale dell'episcopato argentino, in una nota diffusa ieri, scrive che "Abbiamo sperimentato, come popolo che i diritti umani devono sempre essere al centro di tutte le decisioni, che l'uguale dignità di tutti dev'essere riconosciuta, rispettata, protetta, promossa in tutte le circostanze e che la violenza non è la soluzione per la nostra società frammentata, ma piuttosto il dialogo e il rispetto, nella ricerca dell' equità, della cultura dell' incontro, del bene di tutti, specialmente dei nostri fratelli più poveri". Nessuno, quindi, "dev'essere scartato, il riconoscimento del valore della vita, della dignità e dei diritti inalienabili della persona costituisce la base indispensabile di ogni convivenza umana e del destino felice di un popolo".
I "martiri de La Rioja"
La Commissione Giustizia e pace conclude ricordando l'imminente beatificazione e riconoscimento del martirio di mons. Enrique Angelelli, dei padri Carlos Murias y Gabriel Longueville e del laico Wenceslao Pedernera, conosciuti come i "martiri de La Rioja", città dove sarà celebrato il rito, "vittime del periodo più oscuro della nostra storia. Che il loro esempio e la loro morte ci spingano a cercare sempre la verità ad appassionarci per la giustizia, a lavorare per la pace e per la vita", nella certezza che la morte non ha l'ultima parola, mentre nella società argentina continua a risuonare la parola "Mai più". (Agenzia Sir)
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