Madre Anna Maria Cànopi, donna del silenzio e della testimonianza
Una vita di preghiera e di studio trascorsa nel dono totale a Cristo e nella "infaticabile opera di annuncio" come ebbe a dire il Vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla. Ha trascorso così la sua esistenza madre Anna Maria Cànopi, badessa emerita, che si è spenta ieri nel monastero benedettino da lei fondato nel 1973 sull'isola di San Giulio, in provincia di Novara.
Prima autrice dei testi per Via Crucis
Autrice proficua di libri sulla spiritualità monastica e cristiana, nel dopo Concilio partecipa alla revisione della nuova traduzione della Bibbia Cei e alla preparazione dei nuovi libri liturgici. È la prima donna a scrivere i testi delle meditazioni e delle preghiere per una Via Crucis, quella del 1993, guidata da Giovanni Paolo II. Negli anni '90 collabora alla revisione del compendio del Catechismo della Chiesa cattolica su richiesta dell'allora cardinale Joseph Ratzinger.
Una testimonianza di amore
"Il fatto che la chiamata alla Casa del Padre sia arrivata per lei nel giorno del Transito di San Benedetto - ha scritto il vescovo di Novara nel messaggio per la morte della benedettina - sottolinea ancora più decisamente ciò che per noi ha rappresentato la sua scelta di dedizione completa a Dio: una testimonianza dell’Amore del Vangelo sincera e credibile per gli uomini e le donne di oggi. Secondo una regola e una spiritualità, quella del Santo patrono d’Europa, antica oltre mille anni, e che pure lei ha saputo rendere così attuale".
Tra gli scritti di madre Anna Maria Cànopi, ricordiamo "Silenzio. Esperienza mistica della presenza di Dio". Un libro di spunti meditativi proprio sul silenzio, dimensione sconosciuta e allo stesso tempo temuta dalla società di oggi così immersa nel frastuono.
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