Una manifestazione dei cattolici congolesi Una manifestazione dei cattolici congolesi 

Vescovi del Congo pronti a collaborare con i nuovi governanti

“Non siamo d’accordo con i risultati delle elezioni ma vogliamo collaborare con le autorità per il bene del Paese”. Così nella dichiarazione “La Verità vi renderà liberi”, i vescovi della Repubblica Democratica del Congo

Nella dichiarazione rilasciata al termine della sessione ordinaria del Comitato permanente, la Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo (Cenco), ribadisce la posizione dei vescovi secondo la quale “i risultati delle elezioni presidenziali pubblicati dalla Commissione Elettorale Indipendente (Ceni) non corrispondono ai dati raccolti dalla nostra missione di osservazione elettorale”. “Non siamo d’accordo con i risultati delle elezioni – si osserva nel documento ripreso dall’Agenzia Fides - ma vogliamo collaborare con le autorità per il bene del Paese richiamandole a fondare le istituzioni su valori etici perché solo così esse potranno essere autenticamente solide e democratiche”.

Maturità del popolo congolese che ha aperto la strada a un'alternanza pacifica

Secondo i risultati proclamati dalla Ceni il 10 gennaio, confermati nove giorni dopo dalla Corte Costituzionale, Félix Tshisekedi è stato eletto Presidente nelle elezioni tenutesi il 30 dicembre. Un risultato che però è stato contestato dalla Conferenza episcopale sulla base dei dati raccolti dagli oltre 40.000 osservatori elettorali dispiegati dalla Chiesa. “Di fronte a questa situazione di negazione della verità, gran parte del popolo congolese ha provato una profonda frustrazione. Tuttavia, il popolo congolese ha mostrato una grande maturità politica aprendo la strada a un'alternanza pacifica” afferma la dichiarazione.

La Chiesa difende lo Stato di diritto

“In linea con la sua missione profetica, la Cenco non smetterà mai di accompagnare le persone nella loro lotta per lo Stato di diritto” continuano i vescovi che richiamano i politici al rispetto “dei valori non negoziabili”: rispetto della dignità della persona, della verità, del popolo che è il sovrano primario, dell’onestà, dell’unità e della coesione nazionale, della giustizia e della pace. “Per questo motivo, la Cenco continuerà il suo programma di educazione civica ed elettorale per la popolazione, nonché il suo impegno nel promuovere missioni d’osservazione elettorale affinché il voto sia credibile”.

Rompere con i disvalori dei regimi precedenti

La Cenco lancia un appello “ai nuovi governanti perché rompano radicalmente con i disvalori dei regimi precedenti e prendano concreti impegni per un governo migliore”. Tra le problematiche da affrontate vi sono: il rispetto dello Stato di Diritto; la sicurezza, specie nelle zone orientali dove operano diversi gruppi armati; il rispetto dei diritti umani; la lotta alla corruzione e il rilancio dell’economia. (L.M. - Agenzia Fides)
 

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

05 marzo 2019, 12:40