L'arcivescovo di Panama invita al voto responsabile
"Siamo un popolo che diventa felice e orgoglioso del fatto che alle 18:00 del giorno delle elezioni, riusciamo a sapere chi è il nuovo Presidente, ma tutto finisce lì, e questo non significa vivere in democrazia. La democrazia – ha ribadito - significa continuare ad ascoltare il grido del popolo e il popolo deve chiedere, deve esigere da coloro che si sono presentati e sono stati scelti per servire il popolo. Tutto ciò che viene chiesto deve essere sempre per il bene comune" ha detto l'arcivescovo incontrando in questi giorni i giornalisti.
I candidati sono il riflesso di ciò che è il popolo a cui appartengono
A più di due settimane dalle elezioni generali del 2019 - riporta l'Agenzia Fides - mons. Ulloa ha nuovamente invitato la popolazione a esercitare un voto responsabile. "Quando esercito il voto, non devo pensare a cosa guadagno personalmente, ma cosa vincerà Panama con quel candidato" ha detto. Per questo motivo ha ribadito che la Chiesa sta invitando ad andare a votare il prossimo 5 maggio in maniera responsabile. Quello che non vogliamo sentire, ha detto, è "lo stesso ritornello" di tutti gli anni, del tipo "ho fatto un errore" il giorno del voto. Alla conclusione del discorso, ha ricordato che "i candidati sono il riflesso di ciò che è il popolo a cui appartengono, questa è la grande verità".
A Panama la popolazione non si fida molto delle previsioni
Sono 7 i candidati alle presidenziali del 5 maggio 2019: imprenditori, avvocati e un dirigente sindacale. Sebbene la stampa che segue da vicino la politica nazionale consideri favorito Laurentino Cortizo, per la sua distanza da Stati Uniti e Cina, la popolazione non si fida molto delle previsioni, dopo l’esperienza del 2014, quando i sondaggi avevano piazzato Juan Carlos Varela, attuale Presidente della Repubblica, all'ultimo posto delle preferenze. (C.E. - Agenzia Fides)
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