Burkina Faso: attacco a Chiesa protestante, il Papa prega per le vittime e i familiari
Marco Guerra – Città del Vaticano
"Il Santo Padre ha appreso con dolore la notizia di un nuovo attacco contro una chiesa in Burkina Faso" : così, interpellato da Vatican News, il direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana. Francesco - ha aggiunto Alessandro Gisotti -"prega per le vittime e i familiari e tutta la comunità cristiana del Paese”.
È di sei morti il bilancio di questo attacco contro una chiesa protestante in Burkina Faso avvenuto domenica scorsa nella località di Silgadji, a 60 chilometri da Djibo, capitale della provincia di Soum. Le vittime sono il pastore Pierre Ouedraogo, colpito durante la funzione, due suoi figli e tre fedeli.
Nuova escalation di violenze
Gli assalitori, arrivati a bordo di una moto, sarebbero poi fuggiti verso il Mali. L’attacco si inserisce in un clima di crescente tensione: venerdì pomeriggio sei persone, tra cui cinque insegnanti burkinabè, sono stati uccisi da una decina di presunti jihadisti a Maytagou, nella regione centro-orientale dl Koulpelogo. La notizia è stata riportata dal sito di Rfi. Il quotidiano Avvenire ha riferito anche di un attacco, avvenuto il 5 aprile, contro un villaggio della diocesi di Dori, durante la Via Crucis; in quell’occasione alcuni uomini armati sono entrati nella chiesa cattolica e hanno aperto il fuoco contro i fedeli, uccidendo quattro persone. Prima di andarsene i banditi hanno saccheggiato il villaggio.
Smentito ritrovamento del corpo di un sacerdote
Sempre nella diocesi di Dori, domenica 17 marzo è scomparso don Joel Yougbarè, parroco di Djibo. Il vescovo Laurent Dabiré, in un colloquio con l’Agenzia Fides, ha smentito con decisione la notizia diffusa da alcuni organi stampa del ritrovamento del corpo del sacerdote.
Violenza portata da gruppi islamici radicali
In Burkina Faso, dal 2015 imperversano gruppi terroristici tra cui l' Ansarul Islam e il “Gruppo per l’affermazione dell’islam e dei musulmani”, affiliato ad al-Qaeda per il Maghreb Islamico. Oltre 250 le vittime in quattro anni e, solo nella capitale, più di 60.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui