Germania: Chiese cristiane sulle sfide della democrazia
Lisa Zengarini - Città del Vaticano
“Rafforzare la fiducia nella democrazia” è il titolo del testo preparato da una commissione ecumenica di 14 esperti, guidati dal vescovo Franz-Josef Overbeck per la Dbk e da Reiner Anselm per la Ekd. “Noi Chiese riteniamo che lo stato di diritto democratico e sociale, e quindi la democrazia libera, non sia un ordine perfetto, ma in termini di convivenza in questo mondo si sia dimostrato il migliore ordine politico possibile, sia teoricamente che praticamente, sebbene suscettibile di critiche e miglioramenti” scrivono nella prefazione il cardinale Reinhard Marx (presidente della Conferenza episcopale e il vescovo Heinrich Bedford-Strohm presidente della chiesa evangelica
Quattro sfide centrali
Muovendosi sui passi del “vedere, giudicare agire”, il documento diffuso l'11 aprile - riporta l'agenzia Sir - esamina quattro “sfide centrali”: la globalizzazione e le sue conseguenze per l’economia e l’ecologia, la giustizia democratica e le disuguaglianze economiche, le migrazioni e la digitalizzazione. Per ciascuno propone alcune piste politiche di azione, dopo aver approfondito i principi fondamentali della democrazia e il loro “stretto legame con alcuni elementi di fondo della fede cristiana”.
La “moralità democratica” fondamento per una democrazia che funzioni
Su un piano che si muove tra la Germania, l’Europa e l’ordine mondiale, il testo presenta come fondamento di una democrazia che funzioni la “moralità democratica”: tutti, dai politici a chi fa informazione, dalla società civile all’economia e ogni singolo cittadino, devono “sentirsi responsabili per il successo della democrazia”, devono impegnarsi per il rispetto delle regole, devono sempre essere “orientati al bene comune e disponibili ad ascoltare, a considerare e a scendere a compromessi con altri punti di vista e argomenti”.
Una democrazia fondata sul rispetto incondizionato della dignità umana
Accanto a ciò, occorre la “fiducia che deriva da una tale moralità”. “Necessaria ma non scontata”, la fiducia è “uno dei cardini della convivenza democratica”: nelle “persone che si assumono la responsabilità della democrazia” ed esercitano il potere, nelle istituzioni, nelle dinamiche e nei processi democratici. Il documento si sofferma quindi sul ruolo delle Chiese nella democrazia partendo dal riconoscimento che “la democrazia fondata sulla libertà e lo stato di diritto, con il suo rispetto incondizionato per la dignità umana e i suoi diritti inalienabili, tra tutte le forme di stato è quella che esprime più chiaramente l’impulso alla libertà del Vangelo”.
Il contributo delle Chiese alla vita democratica
Per questo, si legge, “come Chiese, partecipiamo alla vita sociale e condividiamo la responsabilità perché la vita democratica sia custodita, realizzata e si sviluppi”. Questo compito si esercita non “esprimendosi nei dibattiti politici concreti, ma impegnandosi per una cultura vitale del cristianesimo e per una fede viva”, rafforzando così “i fondamenti su cui vive la democrazia”.
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