La Chiesa pakistana indice un “Anno dei Giovani” per il 2020
Lisa Zengarini – Città del Vaticano
La Conferenza episcopale pakistana ha indetto per il 2020 “l'Anno dei Giovani". “Una scelta che nasce in sintonia con le indicazioni emerse dall’ultimo Sinodo dei vescovi in Vaticano”: spiega all’agenzia Fides il presidente dei vescovi pakistani, mons. Joseph Arshad. La Chiesa in Pakistan crede che i ragazzi siano “responsabili del cambiamento nella società e possano svolgere un ruolo vitale nella nazione", in particolare nella promozione del “Vangelo della pace attraverso l'amicizia e la comunione tra giovani che appartengono a varie religioni, etnie e culture".
Offrire un esempio di convivenza tra gente di fedi diverse
L'Anno dei Giovani, che coinvolgerà a livello capillare tutte le comunità locali, intende quindi “donare e diffondere i valori evangelici di amore, speranza, unità, pace e rispetto reciproco, affinché i giovani possano coltivare l'unità, la pace e l'armonia nella società pakistana, offrendo un esempio di convivenza tra gente di fedi diverse”.
Raggiungere i giovani musulmani, indù e sikh
In questa prospettiva la Caritas Pakistan ha lanciato, insieme con altre associazioni come “Jesus Youth Pakistan”, il progetto: “Gioventù per la pace”, invitando i giovani a essere autentici costruttori di pace. L’obiettivo è di raggiungere, attraverso di loro, i giovani musulmani, indù e sikh per arrivare alla politica e a tutta la società pakistana.
Educare i giovani pakistani ai valori della pace e della giustizia
“Si lavora per creare in tutti la consapevolezza che l’armonia e la pace siano un bene comune e una priorità per l’intera nazione”: spiega la Commissione “Giustizia e Pace” dell’episcopato locale. “È fondamentale – sottolineano - avviare tale opera di sensibilizzazione nelle scuole e nel percorso di istruzione dei giovani. L’intolleranza e l’odio spesso nascono sui banchi di scuola. Lasciando penetrare valori come pace e giustizia nella formazione delle nuove generazioni si gioca il futuro del Pakistan”.
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