Radio Veritas, da 50 anni voce della Chiesa in Asia
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
È l'11 aprile del 1969. A Manila, nelle Filippine, viene inaugurata, con il sostegno dei cattolici tedeschi, Radio Veritas. A benedire la sede della nuova stazione radiofonica sono i cardinali Rufino Jiao Santos, allora arcivescovo di Manila, e Antonio Samoré. Sin dalle origini, per molti cattolici dell'Asia, è spesso l’unica fonte su avvenimenti legati alla Chiesa di Roma e alle Chiese locali.
Gli auspici di Paolo VI
Nel radiomessaggio per l’inaugurazione dell’emittente, San Paolo VI sottolinea che è “un nuovo passo in avanti” per “dare alla verità una voce nuova e potente”. Parole alle quali si aggiungono quelle pronunciate un anno dopo, il 29 novembre del 1970, durante il pellegrinaggio apostolico in Asia Orientale, Oceania e Austrlia. In quell'occasione, Papa Montini ricorda l’importanza di Radio Veritas e si rivolge così ai fedeli dell’Asia: “Auguriamo che, per suo mezzo, vi pervenga l’eco dell’insegnamento del Cristo, per elevare le vostre anime verso il Dio d’amore e di verità; per intrecciare tra voi, suoi uditori, dei vincoli di carità evangelica, affinché, sensibilizzati ‘alle gioie ed alle speranze, alle tristezze ed alle angosce di tutti, e soprattutto dei più poveri’, voi intraprendiate insieme l’edificazione di una società più giusta e più solidale”.
Una voce in 18 lingue
Radio Veritas è da 50 anni una preziosa realtà che si rivolge in 18 lingue, tra cui il cinese e l'hindi, ai fedeli di diversi Paesi dell'Asia. Grazie a questa voce, gli abitanti e in particolare i contadini delle aree più povere del Vietnam possono seguire, dal 1978, la messa domenicale, ascoltare gli insegnamenti della Bibbia ed essere informati sulla vita della Chiesa. Le trasmissioni di questa emittente diventano, anno dopo anno, un punto di riferimento imprescindibile per popoli anche molto distanti. Nel discorso del 21 febbraio del 1981 indirizzato ai rappresentanti di Radio Veritas, San Giovanni Paolo II ricorda in particolare l’importanza di questo strumento che unisce la comunicazione e l’evangelizzazione. “Vi chiedo di essere sempre profondamente consapevoli della vostra responsabilità. Le immagini che riprendete, i suoni che registrate, i programmi che trasmettete, superano le barriere del tempo e dello spazio. Essi raggiungono - e, in alcune forme, quasi istantaneamente - i punti più remoti e le popolazioni più diverse del globo. Quanto le persone vedono e ascoltano nelle vostre trasmissioni e nei vostri commenti influenza profondamente il loro modo di pensare e di agire”.
Strumento di pace e sviluppo
L'evangelizzazione e lo sviluppo umano sono i cardini della missione di Radio Veritas. A contraddistinguere l’impegno di questa emittente è anche la promozione della cultura della vita e della pace. Nella programmazione viene dato ampio spazio a temi sociali, religiosi, morali, educativi, informativi e interreligiosi, promuovendo sempre il rispetto tra i fedeli di diverse tradizioni religiose. Tra le tematiche affrontate da Radio Veritas anche l'agricoltura, l'imprenditorialità, l'alfabetizzazione finanziaria e altre attività cruciali. L’obiettivo è anche quello di aiutare le persone ad uscire dalla povertà.
Celebrazioni per i 50 anni
Il 50.mo anniversario di Radio Veritas è, per i cattolici dell'Asia, una importante occasione. Il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, sottolinea che “questa celebrazione mette in luce gli sforzi della Chiesa cattolica per aiutare a diffondere le giuste informazioni e, specialmente, la Parola di Dio attraverso i media e la tecnologia moderna”. Per ricordare la storia di Radio Veritas Asia oggi è previsto a Manila un incontro al quale partecipano rappresentanti della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia. Domani, presso lo studio di Radio Veritas a Quezon City sarà svelata la targa commemorativa del 50.mo anniversario. Le celebrazioni per il 50.mo anniversario, sottolinea infine il presidente di Radio Veritas, padre Anton Pascual, sono una occasione per riaffermare “la nostra continua dedizione a difendere la verità”.
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