Sacerdoti romani in pellegrinaggio in Russia, una presenza storica
Federico Piana- Città del Vaticano
Pellegrinaggio in Russia per oltre cento sacerdoti della diocesi di Roma. Accompagnati dal cardinale vicario, Angelo de Donatis, i presbiteri, fino al 3 maggio prossimo, avranno intensi momenti di preghiera, incontreranno esponenti della Chiesa cattolica e di quella ortodossa, visiteranno luoghi suggestivi e ricchi di spiritualità come la cattedrale cattolica di Mosca , la chiese dell’Assunzione e quella di San Basilio, sulla Piazza Rossa, e i monasteri di Danilovskij e Sretenskij. A 70 chilometri a nord della capitale, nella cittadina di Sergiev Posad, per venerdì prossimo è previsto l’incontro con Kirill, patriarca ortodosso di Mosca e di tutte le Russie.
Incontro da considerare storico
La presenza del cardinale vicario in Russia con sette vescovi della diocesi di Rome più di novanta sacerdoti può essere considerata come un momento storico. Lo fa notare don Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, uno degli organizzatori dell’evento. “Perché – spiega - è un incontro vero, dal basso, di queste due chiese che hanno fortemente bisogno di trovare elementi di unione”. Poi manifesta un desiderio: speriamo che dopo il “nostro abbraccio con Kirill possa avvenire quello tra il patriarca ortodosso e Papa Francesco. Il mondo lo chiede”.
L’incontro con Kirill aprirà la strada a quello con Papa Francesco?
Questo pellegrinaggio, dunque, potrebbe aprire la strada a soluzioni per ora solo immaginate. “ Chissà – dice don Chiavarini – le vie della provvidenza sono infinite. Noi ce lo auguriamo. La storia è guidata dal Signore, ma noi dobbiamo fare la nostra parte. Questo è solo un piccolo tentativo, poi si vedrà. Il desiderio di comunione tra le nostre due chiese è forte. Pensi che nel pellegrinaggio ci stanno accompagnando anche dei monaci ortodossi con i quali ieri abbiamo fatto conoscenza: s’è creato subito un forte clima di bellezza, di fraternità. Questo è ciò che vogliamo”.
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