Sud Sudan. I leader cristiani: gesto del Papa ci invita a lavorare per la pace
Nel loro messaggio - nel quale richiamano il gesto di Papa Francesco che l’11 aprile a conclusione del ritiro spirituale, presso la Domus Sanctae Marthae in Vaticano, dei leader politici del Sud Sudan, si è inginocchiato davanti a loro - i leader dell’organismo che raggruppa le principali confessioni religiose del Paese (in rappresentanza della Chiesa cattolica vi partecipa monsignor Paulino Lukudu Loro, arcivescovo di Juba) hanno esortato i sud sudanesi a celebrare la festa della Risurrezione del Signore con sincerità e verità, e di lavorare incessantemente per la pace.
La riconciliazione è possibile e l'unità è la cosa migliore
“Il grido dei poveri che hanno fame e sete di giustizia ci vincola in coscienza e ci impegna nel nostro ministero. Sono i meno visibili agli occhi del mondo, eppure preziosi agli occhi di Dio. Nell'inno nazionale del Sud Sudan, abbiamo promesso di proteggere la nostra nazione. Sicuramente facciamo questo voto ogni volta che cantiamo l'inno nazionale. L' accordo rivitalizzato della risoluzione del conflitto in Sud Sudan è come un voto fatto a Dio. Stiamo dicendo che la pace è buona; la riconciliazione è possibile; e l'unità è la cosa migliore” conclude il messaggio, facendo riferimento all’accordo firmato il 12 settembre ad Addis Abeba dal presidente del Sud Sudan, Salva Kiir, e dal leader ribelle, l’ex vice presidente Riek Machar, per risolvere il conflitto scoppiato nel dicembre 2013. (L.M. - Agenzia Fides)
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