Celam: in America Latina cresce crisi etica, politica, economica e culturale
“In tutta l'America Latina e nei Caraibi abbiamo assistito alla crescita di una crisi etica, politica, economica e culturale, alla base della quale abbiamo scoperto una frattura antropologica manifestata in molti modi. Tra questi, evidenziamo il machismo che ferisce la dignità della donna, e la migrazione causata da povertà e violenza”. Così si esprime il Celam nel suo messaggio al popolo di Dio pubblicato in occasione della sua 37ma Assemblea generale intitolato “Camminando nella fede e nella fraternità solidale”, celebrata a Tegucigalpa (Honduras), dal 13 al 18 maggio scorsi.
Impegno per i migranti e contro le ideologie disumanizzanti
Di fronte a questa realtà, i vescovi ribadiscono il loro impegno di accoglienza nei confronti dei migranti, e sottolineano la necessità “di rafforzarci nella fede e nell'ascolto della Parola di Dio per resistere alle ideologie disumanizzanti che impediscono il perseguimento del bene comune, l'esercizio delle libertà e il riconoscimento dei diritti umani. Queste ideologie spesso sacrificano i più poveri, favorendo un aumento delle disuguaglianze, che sono inaccettabili.
Il pensiero a Venezuela, Nicaragua ed Haiti
Abbracciamo le sofferenze dei popoli e delle Chiese che soffrono maggiormente oggi: Venezuela, Nicaragua e Haiti”. Nel messaggio pervenuto all’Agenzia Fides, i vescovi riaffermano “la loro comunione e adesione filiale a Papa Francesco”, rispondendo “con l’annuncio del Vangelo alle nuove sfide che sorgono in questo cambiamento epocale, cercando di promuovere una società più giusta e solidale, con un'attenzione particolare ai poveri, come Chiesa in uscita, che cammina verso il Regno definitivo”.
Lotta alla corruzione e promozione di un’ecologia integrale
Consapevoli della loro realtà di “discepoli missionari”, i Vescovi rinnovano l’impegno a combattere la corruzione, che tuttavia passa anche attraverso un cambiamento della mentalità, e a prendersi cura dell’ambiente, promuovendo un’ecologia integrale. “Rinnoviamo una disponibilità radicale per il nostro amato popolo, in particolare per i più poveri, per le donne e i giovani - scrivono nella conclusione i vescovi -. Siamo gioiosi e convinti di essere servitori del Vangelo della vita, desiderosi di riunirci tutti nelle nostre comunità di fede per rafforzarci nell'amore di Dio e collaborare alla costruzione di una società più giusta e solidale che testimoni il Regno”. (S.L. - Agenzia Fides)
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