El Salvador: sacerdote ucciso da una gang
Marco Guerra – Città del Vaticano
Un sacerdote di 38 anni, padre Cecilio Pérez, è stato assassinato nella notte tra venerdì e sabato in El Salvador, il Paese del Centro America scosso dalle violenze delle gang criminali. La vittima era parroco di San José la Majada, nel municipio di Juayua, nel dipartimento occidentale di Sonsonate.
Padre Pérez ha rifiutato di pagare il pizzo
Alcuni fedeli si erano accordati per trovarsi con lui alle 5 del mattino per pregare insieme, ma una volta giunti in parrocchia non hanno avuto alcuna risposta dal sacerdote e, entrati in canonica, lo hanno trovato morto. Vicino al corpo di padre Pérez è stato trovato un biglietto con su scritto “non ha pagato la quota”, firmato dai “Ms13” ovvero la banda dei Mara Salvatrucha, che ha ucciso il prete perché ha rifiutato di pagare la loro richiesta di estorsione.
Mons. Barrera: pregare per tutti i sacerdoti
Il vescovo di Sonsonate, mons. Costantino Barrera, si è recato nella parrocchia e ha chiesto ai fedeli di pregare per padre Cecilio e per tutti i sacerdoti, sottolineando che la vittima “stava portando avanti un bel lavoro e aveva una risposta molto buona da parte della gente”. Anche il governo del Salvador ha condannato l'omicidio e ha inviato le condoglianze alla famiglia del prete e alla comunità cattolica del Paese. "Il governo di El Salvador si rammarica profondamente e condanna il vile assassinio del sacerdote Cecilio Perez", si legge in un comunicato dell’esecutivo. Il governo ha inoltre riferito che “sono state impartite istruzioni precise alle autorità di sicurezza per raddoppiare i loro sforzi e catturare i responsabili”.
Nel 2018 ucciso padre Vasquez
Questo ennesimo episodio di violenza si somma a quello accaduto lo scorso anno, quando il Giovedì Santo era stato ucciso padre Walter Vasquez, nel municipio di Lolotique. In quest’ultimo caso le indagini non hanno portato finora a chiarire i responsabili dell’omicidio.
In El Salvador violenza fuori controllo
El Salvador è considerato uno dei Paesi più violenti al mondo, che registra un tasso di 103 omicidi ogni 100.000 abitanti, attribuiti principalmente alle bande Mara Salvatrucha (MS13) e Barrio 18. Queste sigle sono escluse dal narcotraffico internazionale e basano i loro affari sulle estorsioni ai settori più poveri, un sistema contro cui si batteva padre Pérez. Fatto sta che la lotta alla criminalità è uno delle principali questioni che il giovane neo presidente Nayib Bukele, 37 anni, affronterà dopo l'assunzione del potere che avverrà primo giugno.
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