Papa: il card. Sgreccia difese il "fondamentale valore della vita umana"
Adriana Masotti e Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
"Ricordo con animo grato il suo generoso servizio alla Chiesa, specialmente la preziosa e solerte opera in difesa del fondamentale valore della vita umana, mediante una capillare azione di studio, di formazione e di evangelizzazione". Così, in un telegramma a sua firma inviato alla nipote Palma Sgreccia, docente di Bioetica presso la Pontificia Università Lateranense, Papa Francesco ricorda il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, originario della provincia di Ancona, spentosi questa mattina, che il 6 giugno avrebbe compiuti 91 anni.
Venerdì i funerali nella basilica di san Pietro
Le esequie del card. Sgreccia avranno luogo venerdì 7 giugno, alle ore 14.15, all’altare della Cattedra della basilica vaticana. La liturgia esequiale sarà celebrata dal card. Giovanni Battista Re, vice decano del Collegio cardinalizio. Al termine della celebrazione eucaristica, Papa Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio.
Il primo incarico, assistente dei ragazzi di Azione Cattolica
Una vita la sua dedicata a difendere la sacralità della vita umana dal suo primo istante alla fine naturale. Ultimo di sei figli, il cardinale Sgreccia aveva frequentato il seminario a Fano diventando sacerdote il 29 giugno 1952. Il suo primo incarico è a fianco dei giovani come assistente spirituale dei ragazzi di Azione Cattolica, a cui segue quello di vicerettore nello stesso seminario regionale dove aveva studiato. Conseguita la laurea in lettere classiche all'università di Bologna, viene nominato rettore del Pontificio seminario marchigiano di Fano, successivamente trasferito ad Ancona e ancora nella diocesi di Fossombrone.
Il forte impegno nell'ambito degli studi di bioetica
Quando nel 1973 la Facoltà di medicina e chirurgia della sede romana dell'Università cattolica del Sacro Cuore decide di potenziare il servizio pastorale per la comunità dei propri docenti e studenti, viene scelto per quell'incarico diventando punto di riferimento per la comunità universitaria. Dopo 19 anni, scaduto l'incarico, gli viene affidato dalla stessa università, lo studio e l'insegnamento delle questioni etiche della biomedicina. Dal 1985 è direttore del Centro di Bioetica e dall’aprile 1992 direttore dell’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica. Molteplici le sue collaborazioni sui temi della bioetica con organismi e istituzioni a livello europeo. Negli anni ottanta è osservatore della Santa Sede presso il Comitato etico del Consiglio d'Europa. Dal 1990 al 2006 è membro del Comitato Nazionale Italiano per la Bioetica.
Dal 2005 è presidente della Pontificia Accademia per la Vita
Il 5 novembre 1992 riceve la nomina di vescovo titolare di Zama minore e di segretario del Pontificio Consiglio per la famiglia. Riceve l'ordinazione episcopale da Giovanni Paolo II il 6 gennaio dell'anno successivo. Sgreccia mantiene l’incarico presso il Pontificio Consiglio per la famiglia fino ai primi mesi del 1996, quando comincia a dedicarsi a tempo pieno all’ufficio di vice presidente della Pontificia Accademia per la Vita divenendone poi, il 3 gennaio 2005, il presidente fino al 2008. Alla domanda su quali sarebbero state le priorità del suo lavoro, ai microfoni di Radio Vaticana aveva risposto: "La piaga dell’aborto, sulla quale la Chiesa non può fare né acquiescenza né silenzi né compromessi. Ma ce ne sono anche nuove, come la procreazione artificiale, come la clonazione, come l’abuso della vita umana e dei bambini, l’eutanasia. Noi speriamo sempre che le coscienze non disarmino e che si possa riaffermare il diritto alla vita, il riconoscimento della dignità, l’accoglienza del malato e del morente".
Il suo contributo sui temi bioetici di grande attualità
Per nomina pontificia mons. Sgreccia partecipa alla III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi su: "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione" (ottobre 2014) e alla XIV Assemblea Generale Ordinaria sul tema: "La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo" (ottobre 2015). Fu Benedetto XVI a crearlo cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010, della Diaconia di Sant’Angelo in Pescheria. Notevole il contributo dato dal cardinale Sgreccia al chiarimento di alcuni temi di scottante attualità come la donazione di organi, le cellule staminali, l'obiezione di coscienza, lo stato vegetativo permanente. Tra le diverse opere di Sgreccia, va ricordato in particolare il "Manuale di bioetica per medici e biologi, in due volumi, che ha avuto quattro edizioni e molte ristampe, ed è stato anche tradotto in francese, spagnolo, portoghese, inglese, russo, rumeno, bulgaro, ucraino, arabo, coreano.
Il riconoscimento di "Scienza & Vita"
Tra i riconoscimenti al cardinale Sgreccia per il suo costante impegno anche il Premio Internazionale Associazione Scienza & Vita conferitogli a Roma il 21 maggio 2011. Il Consiglio Esecutivo di Scienza & Vita, aveva deciso all’unanimità di assegnare la prima edizione di questo riconoscimento al Presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita quale autorevole riferimento della scuola di bioetica di ispirazione personalista.
“Si è voluto premiare una personalità di assoluto rilievo nell’ambito della bioetica internazionale – aveva commentato il copresidente Lucio Romano – . L’attività accademica, pastorale e di ricerca svolta da monsignor Sgreccia è sempre stata improntata al rispetto e alla salvaguardia della preziosità e della dignità di ogni vita umana, in costante coerenza e testimonianza di quei valori e principi che sono anche a fondamento dell’Associazione Scienza & Vita”.
Con la morte del cardinale Elio Sgreccia, il Collegio Cardinalizio risulta così composto: 220 cardinali in totale, di cui 120 elettori e 100 non elettori.
(ultimo aggiornamento, h. 19.30)
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